Il doppio ex di Udinese (1991-1993) e Inter (1984-1991) e ora tecnico, Andrea Mandorlini, è intervenuto durante la nostra trasmissione Warm Up per parlare del Monday night match di lunedì sera ma non solo. Il momento delle due squadre e il suo passato in bianconero: a tu per tu con Andrea. 

Nel 1988-89 ha vinto lo scudetto dei record con l'Inter (unica squadra a fare 58 punti nell'era dei due punti a vittoria): ci sono similitudini con l'Inter cannibale in campionato di quest'anno?

Fare paragoni è sempre difficile, però posso dire che entrambe le squadre si sentono imbattibili. Questa consapevolezza di essere forti a livelllo di rosa e avere dei principi di gioco che ti portano a vincere. 

Dopo aver vinto tutto con l'Inter decise di venire in Friuli per "ritirarsi": come mai questa scelta?

All'Inter sono stati 7 anni fantastici e penso che abbiamo vinto meno di quello che abbiamo meritato. Udine è stata una scelta logica, migliore non potevo farla perché abbiamo subito vinto il campionato di Serie B ritornando nella massima serie. Poi ho iniziato a fare i miei primi passi e corsi da allenatore lì e porterò sempre nel cuore la famiglia Pozzo e la Regione che è incantevole. 

Come giudica la stagione dell'Udinese?

È una squadra che forse non si aspettava di trovarsi in questa situazione di classifica. Ha qualità superiori alla posizione in cui è ma ormai c'è e deve lottare con i denti. Credo anche che l'ambiente sarà fondamentale a spingere questa squadra a far risultato contro l'Inter che è un po' in fase calante dal punto di vista mentale dopo l'eliminazione in Champions. Servirà una gara molto solida per fare punti contro una squadra che è la più. Le qualità ci sono e ora serve carattere. 

So che non è mai bello commentare un collega, ma cosa ne pensa del lavoro che sta facendo Cioffi all'Udinese?

È difficile commentare dall'esterno. Ho visto tante partite dell'Udinese e ha dei valori tecnici superiori alle altre. Le difficoltà ci sono ma ora è il gruppo che fa la differenza. Devi tirare fuori degli altri aspetti e credo che la piazza ti trasmetta la voglia di lottare, come lo sono i tifosi. 

Come vede la lotta salvezza? L'Udinese ce la farà?

Glielo auguro con tutto il cuore, ho conosciuto la famiglia nei primi anni in cui ha preso la proprietà. Credo che l'Udinese debba cercare di fare punti con tutti, contro l'Inter hai bisogno di tutto compreso l'ambiente che sono convinto che spingerà. 

Passando ai singoli, di centravanti di livello ne ha allenati tanti: come vede Lucca?

Mi piace, è forte e lo seguo dal Pisa. In tanti aspetti assomiglia al miglior attaccante che ho mai allenato che è Luca Toni. Gli auguro veramente di raggiungere quei livelli perché ha dei parametri fisici e tecnici importanti. Dispiace che non ci sia in una gara così importante come quella con l'Inter. È forte per la squadra e spero lo sia anche per la Nazionale perché ci serve.

Infine concludiamo con Samardzic: perché secondo lei è così discontinuo? 

Psicologicamente lo è, comunque parliamo di ragazzi giovani. Il fatto di avere mercato tutto l'anno può averlo distratto ma ha qualità che non vedi nelle altre squadre della parte bassa della classifica. Credo debba prendersi più responsabilità e mettersi a servizio della squadra che ne ha bisogno.

Warm Up: verso Udinese-Inter
Sezione: Esclusive / Data: Ven 05 aprile 2024 alle 20:00
Autore: Alessandro Vescini
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