Dopo una vita passata a difendere i colori bianconeri, Vittorio Nobile lascia l'Apu. È un addio di quelli che lasciano il segno, perché se ne va uno dei giocatori più rappresentativi, che ha vissuto tutte la tappe della risalita di Udine in Serie A. Tante battaglie lo hanno visto protagonista al "Carnera", in bacheca la Coppa Italia vinta nel 2022, oltre alla storica promozione con coach Lardo. Il futuro lo vedrà indossare la casacca di Rieti, con l'Apu che resterà comunque sempre la sua casa. Il classe '95 ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni.
Dopo 247 presenze in bianconero lasci l'Apu. Quali sono stati i passaggi che ti hanno portato a prendere questa decisione?
"Voglio ringraziare l'Apu per l'offerta che mi è stata fatta. Ci ho pensato molto, rifiutando parecchie altre squadre mentre stavo riflettendo sul mio futuro. Ho fatto una scelta di vita, accettando il progetto di Rieti. L'ho sentito subito mio, ancor di più dopo averne parlato con coach Rossi. C'è stata intesa sia a livello tecnico che umano. Mi ha spiegato quello che sarà il mio ruolo all'interno del roster, l'ambiente che troverò al mio arrivo, le aspettative della società. Giocherò sia da play assieme a Spanghero che da guardia. È stata dura lasciare Udine ma sentivo il bisogno di rimettermi in gioco, di prendermi delle responsabilità. A 28 anni volevo un progetto che mi vedesse protagonista".
A Rieti ritroverai anche Nazzareno Italiano, altro compagno con cui hai condiviso una stagione importante a Udine.
"Ci siamo sentiti per telefono. Non ci credeva. È stato uno dei primi a saperlo, mezz'ora dopo la firma sul contratto. Sono contento di ritrovarlo, so che insieme possiamo fare grandi cose".
In questi anni hai dato tanto all'Apu, cosa ti porti dietro di questa tua lunga avventura in bianconero?
"All'Apu ho dato tutto me stesso. Dal primo all'ultimo giorno ho combattuto per questi colori, per i tifosi. Udine resterà per sempre casa mia. Non vado via a cuor leggero ma sentivo che era arrivato il momento di provare qualcosa di nuovo, di avere un ruolo più centrale. Sarà un'esperienza diversa rispetto a quella di Reggio Calabria. Quella mi servì per crescere e per tornare più forte. Ora invece riparto da giocatore già formato. Se un domani ritornerò è presto per dirlo, sicuramente se l'Apu mi rivorrà prenderò in considerazione la proposta".
Quale il ricordo più bello che porterai con te?
"Sicuramente la promozione in A2. Vincere un campionato è sempre difficile, siamo riusciti a riportare Udine in Serie A e questo penso resti un traguardo storico. Negli anni abbiamo poi alzato sempre di più l'asticella. Mi porto dietro tanti bei momenti, i derby con Trieste, la vittoria della Coppa Italia, le finali raggiunte. Ho acquisito un bagaglio importante che porterò con me in questa nuova avventura".
Ora fai la valigia e parti ma per tutti i tifosi resterai una bandiera. Quanto è importante per te l'affetto del popolo bianconero?
"Ho ricevuto tantissimi messaggi in questi giorni. Non mi aspettavo tutto questo affetto, è stato bello perché vuol dire che qualcosa di buono l'ho fatto per questi colori. Sento di aver creato un legame importante con la città, che va ben oltre al campo".
E se dovessi un giorno riaffrontare l'Apu?
"Per ora non ci penso, anche perché Rieti è inserita nell'altro girone. Poi con gli incastri che regala questo campionato potrà capitare di affrontare da avversario la mia ex squadra. Sarà sicuramente qualcosa di particolare. In questi giorni mi sono chiesto parecchie volte come sarà tornare al Carnera. Sicuramente sarà un'emozione unica da vivere tutta d'un fiato. Sono sicuro che i tifosi mi accoglieranno a braccia aperte".
Che squadra è Rieti e che obiettivi ti sei posto per la prossima stagione?
"È una squadra tosta, con tanti giocatori di esperienza. Rieti ha una difesa molto solida, che sposa bene quelle che sono le mie caratteristiche. Vogliamo fare bene e arrivare il più avanti possibile. L'A2 è un campionato davvero competitivo ma sono sicuro del valore del progetto".
Qual è il tuo ultimo messaggio all'Apu?
"Voglio fare un grande in bocca al lupo al Presidente, a tutta la dirigenza e alla squadra. Resto un tifoso bianconero, spero davvero che l'Apu possa realizzare il proprio sogno".
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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