Al termine di una stagione nella quale un'istituzione come Sir Alex Ferguson ha lasciato la guida del Manchester United dopo un'era calcistica, e assaporando in questi giorni quanto sia volatile in Italia la figura dell'allenatore (gli esempi di Mazzarri, Allegri, Stramaccioni e compagnia bella ne sono un'ulteriore conferma), una nota positiva va assegnata a Francesco Guidolin.

L'allenatore dell'Udinese, che possiede una concezione del calcio a lungo raggio, certamente più simile a quella del suo collega scozzese che non a quella dei suoi connazionali, ha recentemente affermato di aver rifiutato offerte importanti per rimanere sulla panchina friulana. Traduzione? La famiglia Pozzo e i tifosi bianconeri possono dormire sonni tranquilli, perchè sapere di avere al 'timone' un tecnico che ha sposato in tutto e per tutto il tuo progetto vuol dire partire due passi avanti rispetto alla concorrenza.

Ovviamente la longevità della panchina di Sir Alex difficilmente avrà eguali nella storia, ma sapere che nel nostro campionato c'è ancora una società e un'allenatore che suonano all'unisono per il bene della piazza è una gioia per le orecchie e per il cuore. Magari un giorno Francesco Guidolin deciderà di esercitare le sue ambizioni altrove o, chissà, di dedicarsi a scalare con la sua bicicletta qualche impervia salita. Ma intanto in questi anni a Udine, se il presente si presenta meno scosceso di quel che realmente è, molto è dovuto all'allenatore di Castelfranco Veneto.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 02 giugno 2013 alle 10:00
Autore: Mirko Fusi
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