Nonostante una Gara-4 di grande intensità e cuore, all'APU Udine non è riuscita l'impresa di rimontare il 2-0 nella serie di Semifinale contro l'Acqua San Bernardo Cantù. Ancora una volta i bianconeri si fermano alle porte della Finale, raggiunta al termine del campionato 2021/22 e culminata con la sconfitta contro la Scaligera Verona. Non sarebbe affatto giusto però condannare la loro stagione ed è anzi il momento di rivivere l'avventura dei friulani, che fino all'ultimo hanno regalato ai loro tifosi grandi emozioni.

La scelta di coach Adriano Vertemati per la panchina ha segnato una netta svolta rispetto all'esperienza precedente. Il tecnico lombardo ha portato in dote grande esperienza, tanto nel campionato di Serie A2 quanto ai piani di sopra. Due importanti stagioni da vice allenatore di un maestro come Andrea Trinchieri al Bayern Monaco, con cui ha affrontato la massima categoria tedesca e l'Eurolega. Tra esse la sfortunata parentesi a Varese, in cui comunque ha avuto modo di testare il livello di competitività della Serie A1.

Uno staff scelto quindi per puntare in alto, come confermato anche dalla costruzione della rosa. Gli innesti nel reparto italiani di Lorenzo Caroti e Mirza Alibegovic, reduci dalla promozione in A1 con la Vanoli Cremona, Matteo Da Ros, Gianmarco Arletti, Iris Ikangi e poi di Quirino De Laurentis hanno alzato l'asticella ambizioni dei bianconeri, che hanno riconfermato Raphael Gaspardo e Diego Monaldi. Il reparto stranieri invece vede nella guardia Jason Clark la propria stella, affiancata dal nazionale argentino Marcos Delia sotto canestro.

La premesse sono ottime e l'APU inizia con 5 vittorie in 6 gare. Nonostante i due KO nel finale, Udine chiude la prima fase di stagione regolare al terzo posto, dietro a Forlì e alla Fortitudo Bologna. Nella Fase a orologio l'obiettivo è innanzitutto tenersi alle spalle Verona e Trieste, provando a rincorrere il secondo posto. A marzo arriva un altro rinforzo, l'americano Jalen Cannon. Reduce anche lui dalla promozione con Cremona, il lungo aveva però subito un brutto infortunio e nelle prime uscite stagionali il suo minutaggio viene centellinato. I bianconeri partono comunque forte, con 5 vittorie consecutive, prima di dover fare i conti con la corazzata Trapani, per roster e budget l'assoluta favorita dell'intero campionato. Al KO in Sicilia si aggiunge il forfeit di Jason Clark, fermatosi nel turno precedente contro la Luiss. La stagione dello statunitense si chiuderà purtroppo così, con il problema al gemello mediale che gli impedirà di tornare in campo.

Ed è forse questo il fattore che di fatto ha indirizzato definitivamente la stagione dei bianconeri, che arrivano ai Playoff da terza forza del Girone rosso e spazzano letteralmente via la JuVi Cremona al primo turno. Protagonista un implacabile Raphael Gaspardo, che brilla grazie al grande lavoro dell'intero roster. Il vero ostacolo però arriva in Semifinale.

Cantù è una squadra costruita con grande attenzione e altrettanta ambizione. Un roster lungo, con un reparto italiani persino superiore sulla carta a quello ottimo di Udine grazie a campioni assoluti come Filippo Baldi Rossi, capitano dei lombardi ed ex Virtus Bologna, e Riccardo Moraschini, miglior giocatore italiano della Serie A1 nel 2017/18 passato tra le altre per Milano e Venezia. A loro si aggiunge Stefan Nikolic, visto anche a Udine prima di passare anche lui alle VuNere di Bologna, e due americani di grande talento come Anthony Hickey e Solomon Young

Senza Clark l'APU sa di aver bisogno di giocare ogni gara alla perfezione e dopo la decisione dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive di limitare la trasferta ai tifosi ospiti le cose si fanno ancora più complicate. Al Pala Fit Line di Desio la difesa degli uomini di coach Cagnardi, complice qualche chiamata arbitrale e qualche errore bianconero di troppo, ha la meglio sui friulani. Il fattore campo rimane in mano ai lombardi nonostante un fenomenale Mirza Alibegovic e la serie si sposta al Pala Carnera.

Qui Adriano Vertemati e i suoi giocatori tentano l'impresa di rimontare dal 2-0, vincendo Gara-3 con grande personalità trascinati ancora da Alibegovic e dal rinato Diego Monaldi, apparso invece in difficoltà nelle prime uscite. Gara-4 diventa decisiva e Udine la affronta nel migliore dei modi, sostenuta dal proprio pubblico che come sempre ha risposto presente nel momento di massima tensione. Una magia dietro l'altra dei protagonisti del match manda la gara al supplementare, dove Cantù riesce ad avere la meglio. 

Udine esce a testa altissima, frenata dall'assenza del suo americano di riferimento. Il rammarico però resta: nella fase più delicata della stagione non poter contare su tutti i propri effettivi è una mazzata non indifferente, anche a livello psicologico. Ancora una volta però i bianconeri hanno chiuso tra le migliori 4 del proprio girone e rispetto alla stagione precedente il gruppo sembra più coeso e competitivo. Un risultato che lascia mezzo pieno il bicchiere in vista del prossimo campionato: il sogno promozione è solo rimandato.

Sezione: Basket / Data: Mar 28 maggio 2024 alle 14:28
Autore: Gabriele Foschiatti
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