È la riprova di quello che abbiamo sempre detto da inizio stagione. Questa è una squadra che a livello mentale non ha qualità che servono per fare dei risultati. Sono state fatte delle ottime prestazioni poi puntualmente le partite successiva è come se fosse andata in vacanza. Se non ci mettiamo dentro un qualcosa che possa stimolare i giocatori diventa difficile. Contro il Torino li ho visti scialbi, senza cattiveria che andavano a due all'ora: sono tutti ingredienti che non devono esistere nel calcio. 

È molto strano sentire dire che i blackout non sono logici. Come allenatore bisogna tornare indietro e vedere come sono state preparate le partite in cui la squadra è stata attenta e vogliosa di fare il risultato per analizzare come ha lavorato quando il punteggio era negativo. Nella settimana di allenamenti successiva a una vittoria sono convinto non ci sia stata l'attenzione nel preparare la partita uguale alle volte precedenti. I programmi di lavoro ormai sono già pronti per i prossimi 30 giorni ma bisogna accorgersi se i dettagli e le piccole cose cambiano. In mezzo al campo mancava velocità e questo è un terreno in cui il Torino va a nozze. Parlare della società non ha senso ora perché non puoi intervenire sul mercato. La squadra è questa e bisogna salvarsi con questi giocatori. In Serie A giocano parecchi allenatori con il 3-5-2 ma gli attori sono diversi: se non si riesce a dare uno sviluppo giocando in questa maniera, devi avere il diritto di cambiare interpreti e disposizione in campo. 

Per la squadra avversaria sapere come gioca l'Udinese è semplice, non serve nemmeno vedere le partite. Si conoscono quelli che scendono in campo e anche i cambi. Ebosele se entra è perché può con la sua velocità lavorare nello spazio quando gli altri sono stanchi ma l'avversario non è stupido e l'ha capito. Allora serve cambiare atteggiamento. Zarraga mi aveva dato una dinamicità a Roma che consentiva di avere una manovra più veloce, con caratteristiche molto diverse da Walace nello sviluppo.

Quando si cambia allenatore la prima cosa che uno deve imparare a conoscere è il carattere dei giocatori. È inutile mettere in panchina un "sergente di ferro" se in rosa non ce n'è bisogno. Mettere tanta pressione su un gruppo che non ne ha bisogno ottengo il contrario. La prima cosa che deve fare è capire che tipo di giocatori ho e al momento penso che non sia ancora chiaro. Il tifoso vuole vedere una squadra che in mezzo al campo lotti (sportivamente parlando). Non serve il bel gioco ma ad oggi contano solo i punti. Se sei in grado di farmi delle partite come quelle contro il Bologna, significa che queste qualità l'Udinese le ha e questo spirito bisogna tirarlo fuori durante la settimana. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 19 marzo 2024 alle 07:00
Autore: Redazione TuttoUdinese
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