Emirates Stadium, Arsenal-Colonia. È il minuto 68. I Gunners stanno vivendo l’ennesima giornata opaca di questo avvio di stagione. Gli ospiti hanno trovato il vantaggio con Cordoba dopo 9 minuti di gioco, grazie ad uno splendido pallonetto da centrocampo ai danni di Ospina. Pari dei padroni di casa al 49’ con Kolasinac, bravo a sfruttare uno svarione difensivo. Poi ha regnato l’equilibrio ed ha prevalso la convinzione che il risultato si sarebbe sbloccato solamente grazie ad una perla individuale. Impressione confermata per via del genio di Alexis Sanchez. Il Nino parte dalla sinistra, doppio passo ed accentramento verso l’area di rigore. Quindi ecco la stoccata, una staffilata con effetto, destinata ad insaccarsi imparabilmente alle spalle del portiere. Un gol dei suoi, un gol “Maravilla”.

Una rete che racchiude molto del campione cileno. L’ex Udinese è un concentrato di fisicità e tecnica. Pochi calciatori riescono a coniugare la forza fisica con la delicatezza nella gestione della sfera. Il talento sudamericano classe 1988 è in grado di unire queste caratteristiche, sfoderando prodezze clamorose, spesso determinanti. Stiamo parlando pur sempre di un giocatore capace di lasciare il segno anche nel Clasico ai tempi del Barcellona. Resta ancora da capire cosa gli manchi per fare quell’ulteriore passo in avanti per entrare nell’elite dei fuoriclasse assoluti. Probabilmente, bisogna sempre fare i conti con quella discontinuità che lo attanaglia. Se solamente riuscisse a colmare il gap, Alexis rientrerebbe nella categoria dei marziani. In fondo il palmares parla già da sé. Oltre ai vari trofei con i club, ci sono quelle due Coppe America vinte da protagonista battendo proprio Leo Messi, il più grande insieme a Ronaldo. A dimostrazione che quando si fa sul serio lui risponde presente. Se solo ci fosse più continuità… Sicuramente sarebbe tra i più grandi, anche se forse perderebbe quel fascino di campione dal colpo da KO facile e contemporaneamente imprevedibile.

Sezione: Gli ex / Data: Ven 15 settembre 2017 alle 09:00
Autore: Federico Mariani
vedi letture
Print