Chi ben inizia è a metà dell'opera. Al giro di boa del mercato estivo 2016/17, quello che nelle parole e nelle intenzioni della società deve sancire una rivoluzione sulla rosa, o forse una restaurazione e un ritorno al passato con un undici titolare a età media bassa, possiamo ritenerci soddisfatti, seppur in parte. Sia chiaro, non è una critica negativa, ma una fisiologica titubanza nel lodare un'attività di mercato fin qua positiva. Troppe volte negli anni passati, quello che sembrava bello, nella realtà deludeva. Troppe volte ci siamo dovuti ricredere. Analizziamo passo per passo la situazione:

DS – Bonato è arrivato, ha parlato poco, si è mosso bene. Tre svincolati (fra i quali il grande Totò), ventisei cessioni (buona parte delle quali per far maturare giovani interessanti “made in Friuli”) e otto acquisti (sette, se consideriamo il riscatto di Perica) fra giovani con talento e potenzialità. Il dirigente new entry aveva un curriculum di tutto rispetto, gavetta e crescita a suon di vittorie. Si sta dimostrando anche un abile venditore. L'ultimo dovrebbe essere Fernandes alla Sampdoria, notizia fresca anche se non ancora ufficiale. Ma non basta, ci sono ancora giocatori che devono essere ceduti, altri che stonano in questa Udinese, con questa maglia.

IACHINI – che non fosse proprio il prototipo dello “yes man” lo avevamo capito l'anno scorso a Palermo. Appena arrivato siamo tornati ai tempi passati di Guidolin, tanta corsa e tanta tattica. Movimenti su movimenti e selezione naturale. Pare sia stato lui a bocciare Guilherme, e già questo è un pregio. E' lui a puntare su qualche giovane, a rispolverare Angella, a mettere in cabina di regia uno con i piedi “imparati” come Lodi. Chi ben inizia…

ROSA – l'anno scorso avevamo un punto debole (l'assenza ingiustificata di assist man) e un punto di forza (le fasce che sfornavano cross come pane caldo di primo mattino). Abbiamo perso 8 assist fra Fernandes e Di Natale, ne abbiamo guadagnati più di 15 dai nuovi arrivi che potrebbero giocare titolari. Per quello che riguarda i cross; tenere Ali Adnan è un bene, sarebbe magnifico poter vedere ancora all'opera con la maglia bianconera Widmer (entrambi tre assist, tutti su cross, la scorsa stagione).

PARTENZE – Finora bene, ma c'è ancora da sfoltire. Specialmente a centrocampo e forse anche in attacco. Si sa, l'abbondanza nel calcio rischia di compromettere uno spogliatoio che negli ultimi anni pareva poco compatto e ancor meno disciplinato. Inutile fare nomi, ma fra questi c'è sicuramente Armero, un giocatore che con Udine e l'Udinese, a mio parere, c'entra ben poco. Poi qualche altro trentenne, forse il bravo ma bizzoso Thereau.

OBIETTIVI – Tolto l'errore di privarsi di Verre per soli quattro milioni di euro, il resto del mercato sin qui è stato soddisfacente. E' bello vedere che la squadra titolare nelle amichevoli cambia mano mano che si va avanti con la preparazione. Nelle prime uscite, l'undici di partenza era praticamente uguale alle formazioni che leggevamo la scorsa stagione; ora qualcosa sta cambiando. E' ora che il gioco si fa duro. Da una parte il campo deve cimentare una formazione titolare con un età media più bassa e un gruppo con un'identità più “aggressiva”; dall'altro la società deve vendere chi non è più in sintonia con l'ambiente e gli obiettivi della società. A meno di faraoniche sorprese (poco più che una battuta), la rosa del prossimo anno dovrebbe fare pochi punti in più di quest'anno. Ma le premesse sono buone per vedere una squadra che finalmente onora la maglia, che suda e che lotta per una salvezza tranquilla. E' questo che i tifosi chiedono, è per questo che in tanti stanno sottoscrivendo l'abbonamento. Il buon Marco Maieron da Cervignano, fra una battuta e un commento sui social, cita per la prima volta da tanti anni una doppia cessione di giocatori fra i motivi principali per sottoscrivere la tessera che lega alla prossima stagione... i tempi cambiano e i tifosi si adattano. Pare una battuta, un pò lo è e un pò no.

E' una rivoluzione a metà, sì, ma fa ben sperare!

 

 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 01 agosto 2016 alle 08:30
Autore: Giacomo Treppo
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