Se la UEB Cividale è riuscita a conquistare la sesta vittoria consecutiva in campionato gran parte del merito va dato a Francesco Ferrari, che contro l’Urania Milano si è preso la squadra sulle spalle e l’ha trascinata al successo con una prestazione da urlo. Sono 36 i punti realizzati dal gioiello di Borgomanero, che ha affrontato a viso aperto un giocatore del calibro di Alessandro Gentile e ha dominato il duello tra due generazioni completamente differenti. A questo punto, però, sorge un dubbio: cosa manca al classe 2005 per diventare il giocatore più impattante dell’intera Serie A2?

L’ala della Gesteco ha fatto dei notevoli passi in avanti nel corso di questi mesi, dove sono arrivati anche la convocazione e l’esordio in Nazionale maggiore, e la sensazione è che i margini di miglioramenti siano ancora molto ampi, ma quest’ultimi devono essere accompagnati da un elemento fondamentale: la continuità. La carta d’identità è dalla sua parte e una delle sue fortune è aver trovato una società che ha saputo aspettarlo, farlo sbagliare e vederlo crescere in maniera graduale. In un campionato dove non sembra esserci nessuna squadra in grado di dominare, i ducali possono dire la loro e questa stagione rappresenta un altro banco di prova importante per Ferrari, che se riuscisse a mantenere questo rendimento sarebbe in grado di dominare l’intera A2. Il 20enne ha dimostrato di avere personalità da vendere e di sapersi assumere le responsabilità anche nei momenti più delicati delle gare, quando la palla inizia a scottare. Non è un caso che coach Pillastrini non riesce a fare a meno di lui, anche quando non è al 100%.

Il futuro è ancora tutto da scrivere. La società ducale sta già lavorando al possibile successore, ma la speranza è che possa concludere l’annata in maglia gialloblu. Molte squadre di Serie A lo stanno monitorando con estrema attenzione e non è da escludere che potrebbero decidere di affondare il colpo già nelle prossime settimane: se cosi fosse, dipenderà molto dalla volontà del giocatore. Ferrari, però, sa che approdare in una big della pallacanestro italiana potrebbe rallentare il suo percorso di crescita: il minutaggio calerebbe e non avrebbe un ruolo centrale come a Cividale. Non sarà, dunque, una scelta semplice per il classe 2005, che per il momento vuole godersi questo splendido momento di forma personale e della squadra, che si trova a sole due lunghezze dalla vetta.

UEB, non porti alcun limite! Una società che nel corso degli anni ha dimostrato di potersela giocare alla pari con delle realtà più attrezzate economicamente, che ha conquistato dei traguardi gloriosi grazie a un’organizzazione societaria e un progetto che si è rivelato vincente. Un grande lavoro di valorizzazione legato ai ragazzi più giovani è stato fondamentale per permettere a Ferrari di diventare il giocatore che è ora, nonostante l’ambizione del ragazzo sia quello di entrare nella storia. Con un talento di questo genere l’asticella deve alzarsi in automatico e a Cividale conoscono bene una cosa: non esiste alcun limite.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 11 dicembre 2025 alle 10:35
Autore: Alessio Galetti
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