L'Udinese è tornata a fare l'Udinese. Dopo qualche stagione complicata, la società friulana ha ripreso la sua tradizione di valorizzare giovani talenti e costruire una rosa competitiva, capace di unire risultati concreti sul campo a un'ottima gestione del patrimonio tecnico. Il pareggio ottenuto al Maradona contro il Napoli capolista ha confermato la crescita della squadra di Kosta Runjaic, ma soprattutto ha messo sotto i riflettori alcuni dei giocatori più preziosi della rosa bianconera.
Quattro nomi spiccano su tutti: Lorenzo Lucca, Oumar Solet, Jurgen Ekkelenkamp, Jaka Bijol e Thomas Kristensen. Giocatori che, per qualità e prospettiva, sono già nel mirino di club di alto livello e rappresentano un autentico tesoretto per la famiglia Pozzo. A loro si aggiungono Simone Pafundi, Iker Bravo e Damian Pizarro, giovani pronti a esplodere e ad accrescere ulteriormente il valore della rosa. Il futuro sportivo ed economico dell'Udinese è assicurato.
Lucca, il bomber che fa gola alle big. Lorenzo Lucca sta vivendo una stagione da assoluto protagonista. Con il gol contro il Venezia ha raggiunto quota 9 reti in campionato, superando già il bottino realizzato lo scorso anno. Il suo mix di fisicità, capacità nel gioco aereo e freddezza sotto porta lo rende uno degli attaccanti italiani più richiesti sul mercato. A gennaio si sono mosse con decisione Roma e Milan, ma l’Udinese ha fatto muro, respingendo qualsiasi offerta sotto i 30 milioni di euro. Anche l’Atalanta ha fatto un sondaggio, senza però trovare spiragli per una trattativa. Il suo agente Giuseppe Riso ha fatto capire che, se a giugno arriverà l'occasione giusta, il salto in una big sarà inevitabile. Nel frattempo, anche Luciano Spalletti lo tiene d’occhio per la Nazionale, perché un attaccante con le sue caratteristiche potrebbe essere molto utile in vista del prossimo Mondiale.
Solet, il muro difensivo dal valore in crescita. Se il Napoli è rimasto imbrigliato nel pareggio di domenica sera, buona parte del merito va a Oumar Solet. Il difensore francese ha letteralmente annullato Lukaku, vincendo tutti i duelli fisici e dimostrando una sicurezza disarmante. Solet è arrivato all'Udinese a parametro zero dal Salisburgo, una vera e propria intuizione di mercato. Lo scorso anno era valutato tra i 15 e i 20 milioni di euro, eppure nessuno ha avuto il coraggio di affondare il colpo. Ora il suo valore ha già superato i 10 milioni, ma se continuerà con queste prestazioni salirà ancora. Si tratta di un difensore completo, rapido, fisico e con un’ottima tecnica di base. Non è un caso che in passato fosse seguito da Roma e Napoli, ma ora molte altre squadre si stanno accorgendo di lui. Il prossimo mercato estivo potrebbe trasformarlo in un pezzo pregiato, ma forse la scelta migliore sarebbe quella di restare un altro anno a Udine per consacrarsi definitivamente come leader del reparto arretrato.
Bijol, una sicura plusvalenza. Un altro difensore che potrebbe portare nelle casse bianconere un incasso importante è Jaka Bijol. Classe 1999, è ormai da tempo una certezza nella difesa dell’Udinese. Sempre presente, sempre affidabile, è stato tra i protagonisti del grande Europeo della Slovenia nella scorsa estate, attirando l’attenzione di diverse big, su tutte il Napoli, che già a gennaio ha chiesto informazioni. Per l'Udinese il suo valore di mercato si aggira sui 20 milioni di euro, e se continuerà a essere protagonista in Serie A, la prossima estate potrebbe diventare una pedina ambita da diversi top club, sia in Italia che all’estero.
Ekkelenkamp, finalmente la svolta. Dopo un inizio di stagione tra alti e bassi, Jurgen Ekkelenkamp ha finalmente trovato la sua dimensione. Contro il Napoli ha sfoderato la sua miglior prestazione, giocando con qualità e personalità nel nuovo 4-4-2 di Runjaic. Il suo gol è una giocata da vero numero 10: tiro potente e preciso da fuori area, "alla Pirlo", che non lascia scampo a Meret. Un segnale forte per il prosieguo della stagione. L’olandese è stato pagato poco più di 5 milioni di euro dall’Anversa, ma il suo valore è già raddoppiato. A Udine c’è la consapevolezza che Ekkelenkamp può essere uno dei pilastri su cui costruire il futuro, ma anche che, nel giro di un paio d’anni, potrebbe diventare una plusvalenza da doppia cifra.
Kristensen, il prossimo difensore in rampa di lancio. Un altro talento in rampa di lancio è Thomas Kristensen, difensore danese classe 2002. Centrale roccioso ma capace di adattarsi anche da terzino destro, Kristensen ha fatto registrare diversi interessamenti nel mercato di gennaio, soprattutto dalla Premier League. La Juventus ha fatto un sondaggio concreto, ma l'Udinese ha resistito, consapevole del valore crescente del giocatore. Attualmente, il danese è valutato circa 15 milioni di euro, una cifra che potrebbe ulteriormente lievitare se continuerà il suo percorso di crescita. La capacità dell'Udinese di valorizzare giovani difensori è ormai un marchio di fabbrica, e Kristensen sembra essere il prossimo pezzo pregiato destinato a entrare nel radar delle big.
I giovani del futuro: Pafundi e Iker Bravo pronti a esplodere. Se Lucca, Solet, Ekkelenkamp e Kristensen sono i talenti già affermati, ci sono altri giovani pronti a prendersi la scena. Due su tutti: Simone Pafundi e Iker Bravo. Pafundi è tornato dal prestito al Losanna e sta cercando di ritagliarsi spazio. Ha qualità tecniche straordinarie, ma deve crescere sotto il profilo fisico e mentale. L’Udinese crede in lui, e la speranza è che nei prossimi mesi possa guadagnare ancora più minutaggio. Iker Bravo, invece, ha già dato segnali importanti. Contro il Venezia è entrato e ha segnato il gol vittoria, dimostrando di avere personalità e qualità. Classe 2005, viene dal vivaio del Real Madrid e ha tutte le carte in regola per diventare un attaccante di primo livello e che può sognare in prospettiva anche la nazionale spagnola.
Un tesoro da gestire con lungimiranza. L’Udinese è sempre stata maestra nella scoperta e valorizzazione di talenti, e la squadra di quest’anno ne è la conferma. Tra Lucca, Solet, Ekkelenkamp, Kristensen e i giovani emergenti, la famiglia Pozzo si ritrova con un tesoretto potenzialmente da oltre 100 milioni di euro. La sfida sarà gestire al meglio questa ricchezza. Alcuni di questi giocatori, inevitabilmente, partiranno nei prossimi anni per portare nuove plusvalenze. Ma se la squadra continuerà a crescere, l'Udinese potrà finalmente provare a trattenere i migliori più a lungo, per tornare a sognare traguardi ambiziosi anche sul campo.
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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