Rolando Mandragora è stato squalificato per aver pronunciato espressioni blasfeme al 48° del secondo tempo, individuabili dal labiale senza margini di ragionevole dubbio. No, non è Lercio, purtroppo. Mi dovrei trattenere, dovrei provare a mantenere un certo aplomb giornalistico ma davanti a stupidaggini del genere come posso fare? 

Bestemmiare è sbagliato, ci mancherebbe altro. Ce lo insegnano fin da bambini, sia in famiglia che in parrocchia. E so anche che la Federcalcio, già da un paio d'anni, ha deciso di intervenire per punire a tutti i livelli, anche attraverso la prova tv, questo tipo di comportamento. Ditemi però se squalificare Mandragora, con una punizione una tantum, ha un senso logico?

Parto dal principio. E' fondamentale richiamare tutti ad un comportamento adeguato alla visibilità del mondo del calcio. I calciatori, dovrebbero dare il buon senso, e su questo non ci piove, ma trovatemi un giocatore e dico uno soltanto, in tutte le categorie (Legrottaglie non vale), a cui non gli sia mai scappata nella propria vita sportiva una parolaccia, un'insulto, un'imprecazione, una bestemmia. A tutti è capitato di dirle. 

Trovatemi allora voi il senso di punire un ragazzo per una bestemmia detta a fine partita. Nessuno. Inutile squalifica. 

La legge è legge, dirà qualcuno, e va applicata. Mi può stare bene. Allora dalla prossima giornata che la norma venga applicata alla lettera con tutti, anche con gli stranieri che imprecano nella loro lingua madre. Perché non devono esistere due pesi e due misure. Perché non si può punire Mandragora e lasciare impuniti tutti gli altri. Buffon, tanto per fare un esempio noto a tutti, è stato famoso, soprattutto in rete, anche per le sue smadonnate, riprese centinaia di volte dalla tv. Non mi pare di ricordare alcuna sua squalifica e la legge, la passata stagione, era già da tempo in vigore. Potrei fare centinaia di altri esempi del genere ma finirei per tediarvi soltanto, questo basta e avanza. 

Il giudice sportivo avrebbe quindi dovuto giudicare con buon senso e non fare le cose all'italiana, un po' a caso, tanto per fare un po' di clamore sui media che tanto quello non guasta mai. 

Ne sono certo, quello di Mandragora sarà uno dei rari, se non l'unico caso, della stagione in cui un giocatore viene punito per aver detto una bestemmia. Sono altrettanto sicuro che, se al posto di Mandragora, ci fosse stato Ronaldo non saremmo qui a parlare di alcuna squalifica. 

 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 28 agosto 2018 alle 21:34
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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