Da quando è arrivato, nel giugno 2016, ha sempre dato la sensazione di poter diventare un giocatore dal valore importante, ma al quale manca ancora qualcosa. Samir è stato acquistato dal Flamengo con aspettative importanti, già nel giro delle giovanili della nazionale verdeoro e con il compito di andarsi a prendere un posto in una difesa in fase di rifacimento. Poco prima infatti aveva dato l'addio Maurizio Domizzi e Ivan Piris, dopo l'annata d'esordio convincente, ha deluso e si è beccato una bocciatura. Per lui dunque si sono aperte subito le porte della titolarità, con mister Iachini che ha portato avanti anche la difesa a 4 e non più a 3, andando ad aggiungere un posto in retroguardia. L'ex rossonero dunque ha dovuto subito rispondere presente e lo ha fatto egregiamente. Piazzato terzino sinistro, e confermato in quel ruolo da mister Delneri, è diventato uno di quei giocatori sul quale l'Udinese sembrava dovesse basare il suo futuro.

Insomma l'impressione è che fosse tutto scritto per Samir: tre anni a Udine (di solito i giovani in rampa di lancio hanno questo ciclo) dove aiutare l'Udinese a raggiungere i suoi obiettivi e poi via verso un palcoscenico importante. Non è andata però così. Dopo la stagione d'esordio infatti i bianconeri sono tornati al 3-5-2, il difensore arrivato dal Brasile è tornato a fare il centrale, sottolineando delle carenze soprattutto a livello d'attenzione che hanno messo un po' sul chi valà sia le squadre interessate che i tecnici bianconeri, che hanno iniziato a non considerarlo più un pilastro insostituibile della squadra. L'arrivo di un profilo poi del calibro di Bram Nuytinck, che per giunta è mancino come il verdeoro, ha reso per Samir l'affermazione ancora più difficile e tortuosa. 

Al carico ci vanno aggiunti gli infortunii, spesso non di lieve entità. Ogni volta che Samir sembrava in rampa di lancio, con gli errori durante le partite sempre più rarefatti e l'inerzia ormai dalla sua parte, sono arrivate problematiche fisiche importanti a frenarlo bruscamente. Il ginocchio prima, la caviglia poi e ora il menisco, proprio durante il cambio tra Tudor, che non vedeva Nuytinck, e Gotti, che invece non ha avuto problemi a rimettere in gioco l'olandese appena il verdeoro è rimasto fuori dal campo. Per Samir ci sono voci che vogliono il Torino e la Fiorentina ancora interessate a lui, ma sono sussurri. L'impressione è che invece per lui si prospetti un'altra ardua cavalcata, i sogni di gloria sembra vadano rimandati di un'ulteriore stagione, con una scalata che sembra da ricominciare daccapo. Di nuovo.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 01 maggio 2020 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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