Beppe Iachini si presenta nella sala stampa dello Stadio Friuli per essere presentato come nuovo allenatore dell'Udinese. Il tecnico viene introdotto dal presidente dei friulani, Franco Soldati che ha colto l'occasione per ringraziare Luigi De Canio per il lavoro svolto.

Parola anche al direttore sportivo dell'Udinese, Cristiano Giaretta, che ha parlato dei dettagli del contratto. Iachini ha firmato un contratto biennale con i bianconeri.

Parola al tecnico: "Ringrazio la società che ha manifestato apprezzamento per il mio lavoro. Ho molto entusiasmo: la società è ben organizzata e i ragazzi molto validi.Valuterò insieme alla società gli eventuali ritocchi. Penso che l'ideale per una squadra sia il giusto mix fra giovani e giocatori d'esperienza. In questi giorni, a campionato finito, ho avuto i contatti con l'Udinese. Avevo altre possibilità ma dopo il colloquio con il presidente non ho avuto alcun dubbio di venire qua".

Garanzie tecniche? E' ancora troppo presto anche si è già parlato di qualcosa. Sicuramente andremo a ritoccare qualcosa. La bravura dell'allenatore deve andare di pari passo con quella dei giocatori. L'allenatore traccia le linee guida per far crescere un giocatore. Nella tattica collettiva il mio compito è dare un gioco alla squadra per avere risultati positivi".

Cosa mi ha chiesto la società? Non si è parlato di un obiettivo preciso. Vogliamo lavorare sulla squadra, per creare un progetto che ci posso portare a fare un campionato tranquillo e poi magari puntare a qualcosa in più.

Penso che il giusto mix tra giocatori esperti e giovani possa essere la formula ideale per raggiungere i risultati. L'Udinese è brava nel cercare giocatori, ce ne sono anche di quelli in giro da attenzionare. Poi valuteremo se c'è anche qualcosa nel nostro campionato per valorizzare talenti e farli diventare campioni.

Se all'Udinese manca uno zoccolo duro. Anche a Palermo la situazione era abbastanza simile, con tanti stranieri e giocatori italiani a fare da collante. Dobbiamo creare anche a Udine questo mix. Venendo a mancare giocatori come Di Natale e Domizzi e si valuta la possibilità di inserire qualche giocatore che possa dare una mano e fare da collante con i più giovani.

A Udine hanno allenato tecnici molto validi. Guardandola da avversario ho visto che l'Udinese è una squadra con ottime proprietà tecniche. Mi sono chiesto come mai in uno stadio così la squadra non sia riuscita ad ottenere in casa delle vittorie in più. Dovremo analizzare anche questo aspetto per far rendere al meglio i ragazzi.

Se manterrò il 3-5-2? Il modulo lo fanno i giocatori. Noi dobbiamo costrurgli addosso il vestito migliore possibile. Nella mia carriera ho giocato anche con altri moduli ma penso che l'Udinese con il 3-5-2 riesce ad esprimere al meglio le proprie caratteristiche.

Ho già allenato Felipe a Siena. E' un ottimo professionista. Conosco anche Lodi che ho avuto a Vicenza. Per me i calciatori sono tutti uguali. Chi meriterà di volta in volta andrà in campo. Tutti devono portare energie positive.

Dovremo fare a meno di un goleador come Di Natale ma una squdara non deve puntare solo sui gol degli attaccanti. Tutti devono essere partecipi della manovra offensiva. Con me a Palermo per esempio Rigoni è riuscito a fare 9 gol, quando prima invece ne faceva uno. 

Parlo sempre al plurale perché quando lavoro voglio coinvolgere tutti, dai giocatori allo staff perché si vince tutti assieme. Dobbiamo remari tutti dalla stessa parte.

Lo stadio deve diventare la nostra forza, la nostra casa. Qui dobbiamo costruire i nostri risultati ma servono le prorogative tecniche, dell'attenzione per far si che qui si ottengano certi risultati.

Io sono uno che non parlo molto. Penso a lavorare sul campo, a migliorare la squadra. Penso che così si possa arrivare a ai risultati. Sono abituato ad arrivare dove le cose non vanno bene. A Udine arriviamo con umiltà, attraverso il lavoro vogliamo riportare entusiamo ai tifosi".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 19 maggio 2016 alle 15:07
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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