Se c'è un giocatore da cui tutti si aspettano molto questo è Antonin Barak. Dopo la prima annata strepitosa, firmata a suon di gol e buone prestazioni, il secondo anno saltato per l'infortunio ha lasciato tutti con l'amaro in bocca. La protusione discale è stata una brutta gatta da pelare, ma il ceco è riuscito a smaltire il problema perfettamente, ma saltando quasi un'intera stagione di allenamenti e partite. Il fatto che fosse molto indietro rispetto agli altri si è notato in precampionato. Nelle amichevoli le gambe sono sempre pesanti e le sue erano pesantissime, infatti poi, quando ci si è avvicinati alle sfide con qualcosa in palio, Tudor ha fatto altre scelte.

Ora però Tony è in crescita, grande crescita. La gamba si sta sciogliendo, i piedi iniziano a seguire molto più rapidamente quanto dice il cervello. Lo si è visto nell'amichevole con il Pordenone dove Barak, tra le linee, ha creato scompiglio nella difesa dei ramarri, servendo anche a Teodorczyk la palla per il tiro che ha causato il rigore dell'1-0. Segnali molto positivi, Tudor li ha colti e ha lasciato l'ex Slavia Praga in campo per tutta la partita, facendogli mettere minuti preziosi nelle gambe.

Barak quindi si può considerare magari non di nuovo al top, ma vicino alla forma migliore e nella mente di tutti c'è ancora l'Antonin della prima stagione. Il problema ora è lo spazio. La concorrenza infatti è foltissima e durissima. Il ceco potrebbe fare un po' il Fofana nel 3-5-2, pensando sì a coprire, ma anche a portare avanti il pallone e attaccare, perchè il ragazzo nasce come centrocampista offensivo, per quanto la grande intelligenza tattica gli permetta di ricoprire diversi ruoli in modo più che soddisfacente. Il suo sinistro pericolosissimo conferma che è nella fase offensiva che Barak dà il 100% della sua essenza. Non sarà semplice, la coppia Mandragora-Jajalo sta convincendo e non poco sia come diga sia come costruzione del gioco, il fatto che contro il Parma con l'uscita di Rolando gli equilibri siano un po' saltati (anche a causa dell' 1-1 emiliano) lo dimostra chiaramente. Ora sta a Tudor studiare come valorizzare i tanti talenti che la società gli ha messo a disposizione. In mezzo oltre ai due sopracitati ci sono anche Fofana, Walace e ora appunto Barak, che ha tutta l'intenzione di far rivedere gli sprazzi di grande talento visti con Delneri e Oddo.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 07 settembre 2019 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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