Come giocherà la nuova Udinese di Nicola? Secondo le indicazioni raccolte nella prima settimana di lavoro del nuovo tecnico pare tanto che il 3-5-2 alla fine possa essere riconfermato. Nessuna sostanziale novità in termini di modulo ma un atteggiamento molto più difensivista rispetto all'ultima versione proposta da Velazquez. Chi si aspettava una rivoluzione tattica, con un ritorno alla difesa a quattro, potrebbe allora restare deluso.

Questione di tempo, sarebbe questo il motivo. Nicola al debutto contro la Roma, dopo una settimana condizionata per forza di cose dall'assenza dei molti nazionali, preferisce non azzardare con nuovi esperimenti ma proseguire, correggendone gli errori, su un modulo che i giocatori conoscono già. Per questo motivo la difesa a tre pare la più indicata almeno per questo inizio. Il tempo per stravolgere le cose insomma non è ancora arrivato. Una scelta di continuità anche negli uomini? Forse sì, forse no. Qui potrebbe esserci la vera sorpresa. Stesso modulo ma diversi interpreti visto che con il rientro di Nuytinck a perdere il posto potrebbe essere un assai deludente Samir. Presto ancora per parlare di esclusione certa ma il brasiliano rischia davvero il posto. Con l'olandese, a sinistra, sicuramente ci sarà Ekong, di rientro dagli impegni con la Nigeria, e forse Opoku, rivalutato dopo la sciagurata palla persa contro il Milan. 

Anche a centrocampo qualcuno rischia di perdere il posto. Le maglie disponibili sono tre, due delle quali sembrano essere già assegnate: una a Behrami, nel ruolo di mediano davanti alla difesa, l'altra a Mandragora, che tornerà ad agire da mezz'ala. Per la terza maglia il ballottaggio è tra Fofana e De Paul, con l'argentino che, al ritorno dagli impegni con l'Albiceleste, potrebbe ritrovarsi in panchina. Sì, pare impossibile ma contro la Roma Nicola potrebbe davvero privarsi del fantasista bianconero, l'unica fonte di gioco in questo triste inizio di campionato. El dièz, che rientrerà soltanto nella giornata di domani, rischia. Nicola valuterà intanto la sua condizione fisica e poi deciderà se schierarlo da mezz'ala, come ai tempi del Valencia, o eventualmente davanti, da seconda punta, anche se per quel ruolo, in tandem con Lasagna, il favorito è Pussetto. Dipenderà molto dal piano tattico del mister, se vorrà un'Udinese più muscolare per una partita catenacciara o un'Udinese con maggiore qualità. Certezze invece sugli esterni: a sinistra ancora Larsen, a destra ter Avest. 

Davanti però ci sono ancora tre giorni di lavoro e tutto può cambiare. 
 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 21 novembre 2018 alle 10:10
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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