Oggi alle ore 15.00 nella sala stampa dello stadio Friuli avverrà la presentazione dell'accordo tra l'Udinese calcio spa e la Federbet, una società che garantirebbe il monitoraggio anti-frode dei match. Si è scatenato però attorno a questa storia un vero e proprio polverone in cui la Confindustria pare essere pronta alla battaglia legale. Confindustria Sistema Gioco Italia valuterà infatti con i propri legali ogni possibile azione a tutela dell’attività dei concessionari autorizzati e delle entrate erariali, che ammontano a diverse centinaia di milioni di euro all’anno, che derivano dal mercato legale delle scommesse. E’ quanto dichiara ad Massimo Passamonti, presidente di SGI, commentando l’accordo tra Federbet e l’Udinese per il monitoraggio anti-frode delle partite. “Crediamo sia una battaglia nell’interesse di tutti, a partire dalle società dilettantistiche che ricevono fondi dal Coni provenienti proprio dalle entrate fiscali del gioco autorizzato. I concessionari faranno di tutto per tutelare i propri interessi, purtroppo dobbiamo constatare che solo in Italia è possibile assistere a episodi del genere. Sistema Gioco Italia ha già chiaramente espresso la propria posizione, pochi giorni fa, dopo l’annuncio degli accordi di Federbet con la Sampdoria e con il Torneo di Viareggio esprimendo "incredulità e preoccupazione" visto che "i servizi di monitoraggio dei flussi anomali di betting presuppongono capacità tecniche e modalità di collegamento e controllo del mercato delle scommesse, che non riteniamo possano essere nelle caratteristiche di tale associazione". A quanto pare infatti, stando alle informazioni raccolte dalla nostra redazione, pare che Federbet non abbia titolo per fornire servizi antifrode al calcio italiano.

 

Sezione: Notizie / Data: Gio 20 febbraio 2014 alle 08:15
Autore: Stefano Pontoni
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