Dopo un inizio difficile, dove i club hanno fatto a gara di vittimismo per chi fosse più o meno penalizzato dalle scelte, a un certo punto il presidente Dal Pino ha minacciato di andare in FIGC e di dire alla Federazione che il calcio italiano non era in grado di mettersi d'accordo. A quel punto, spinti da una sorta di decisione di unità nazionale, le società sono tornate a parlarsi con toni meno alterati e si è arrivati all'accordo. Anche il Governo ha partecipato tramite il ministro Spadafora, perché nell'Italia assediata da chiusure forzate, rinvii e crisi economica, lasciare aperto il campionato di calcio ha un suo valore sociale.

Sezione: Notizie / Data: Gio 05 marzo 2020 alle 10:52
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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