Ad analizzare l'episodio è stato l'ex arbitro Mauro Bergonzi: “In quel caso non era assolutamente da fischiare la massima punizione, che non è contemplata dai parametri legali al fallo di mano" spiega a Il Gazzettino - "In primis non c’era alcuna distanza tra Zeegelaar e Shomurodov. Poi perché la mano non va verso il pallone, ma viceversa. La mano stessa di Zeegelaar non è sopra le spalle. No, non trovo alcun parametro credibile, e lo ripeto ancora, per giustificare il provvedimento di Di Bello. E’ stata una decisione ingiusta. Ho notato anche che non ha concesso subito il rigore, probabilmente è stato l’assistente Meri a consigliarlo di assegnare il tiro dagli 11 metri agli ospiti. Aggiungo che Di Bello, dalla posizione in cui era venuto a trovarsi, non poteva vedere il presunto contatto mano-pallone, perché è il corpo dei due giocatori che gli fa da schermo. Quando un arbitro indica il dischetto del rigore al minuto 94 deve trovarsi in posizione ideale, per poter decidere senza ombra di dubbio. Per questo episodio reputo negativa la sua direzione”. 
Sezione: Notizie / Data: Mer 16 marzo 2022 alle 13:10
Autore: Stefano Pontoni
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