Il futuro di Francesco Guidolin è molto incerto. Non si sa ancora, infatti, se il tecnico veneto resterà sulla panchina bianconera a fine stagione, nonostante abbia un contratto. Ma se fino a pochi giorni fa si parlava di possibile esonero a causa degli scarsi risultati, sono bastate poche partite giocate “da Udinese” per far si che la stampa veda il suo futuro soltanto su un’altra panchina. Negli ultimi giorni, infatti, è tornato di moda accostare Guidolin alla panchina della Nazionale italiana per il dopo Prandelli.

Ma è Guidolin l’uomo giusto per questo ruolo? Probabilmente no. Se da una parte il tecnico bianconero ha dimostrato nel corso degli anni una grandissima capacità tattica, dall’altra ha fatto vedere come abbia bisogno di lavorare quotidianamente con i suoi giocatori per ottenere il meglio da loro. Soprattutto negli ultimi anni sulla panchina dell’Udinese, Guidolin ha scoperto innumerevoli talenti: Sanchez, Asamoah, Benatia e Isla su tutti, reinventandoli talvolta anche in nuovi ruoli. Ma prima che i suddetti esplodessero, c’è stato un processo di lavoro più o meno lungo. Guidolin non ha quasi mai mandato allo sbaraglio giovani calciatori, ma li ha valutati attentamente nel corso degli allenamenti facendoli debuttare soltanto una volta ritenuti pronti. Non ultimi sono i casi di Bruno Fernandes, Nico Lopez, Widmer e Scuffet; tutti giocatori dati quasi per dispersi, ma che tanto bene hanno fatto una volta in campo.

Tutto ciò in nazionale non sarebbe possibile, in quanto il contatto diretto con i giocatori è molto sporadico se non in vista di eventi importanti (Mondiali o Europei). E poi, in Nazionale, bisogna lavorare con molti giocatori affermati, mentre Guidolin ha sempre prediletto far crescere i giovani. Ci sarebbe, quindi, un reale rischio di fallimento che andrebbe a rovinare una grandissima carriera. Non resta aspettare e vedere cosa succederà.

Sezione: Notizie / Data: Lun 10 febbraio 2014 alle 20:15
Autore: Davide Gani
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