Il 29 giugno la famiglia Pozzo ha completato l'acquisto del Watford, squadra di bassa classifica della Championship inglese, la corrispondente della nostra serie B.
La squadra da anni navigava a vista e ha rischiato anche l'amministrazione controllata, una misura utilizzata nei campionati inglesi per ovviare al dissesto finanziario. -10 in classifica immediato sino al ripristino delle finanze, un governo tecnico sui generis. Le cessioni hanno più volte salvato la squadra dal baratro, la più redditizia quella di un giovanissimo Ashley... Young (di nome e di fatto) che ha portato una grandissima somma nelle casse della società.

Laurence Bassini ha acquistato il pacchetto nel 2011 e ha ceduto un anno dopo adducendo motivazioni familiari. In realtà è probabile il fatto che abbia sottovalutato i costi di una squadra di livello come il Watford. Pozzo ha completato l'acquisto per una cifra intorno ai 20 milioni di sterline, di cui quasi 8 per coprire interamente i debiti della società.

E' impensabile giustificare un'operazione tanto onerosa semplicemente con la necessità di far girare più giocatori alla ricerca della plusvalenza giusta. E' una delle motivazioni ma non l'unica e probabilmente non la più importante. Per fugare subito i dubbi sulle qualità manageriali dei Pozzo, la prima cessione è stata notevole: Adrian Mariappa è stato ceduto al Reading per 4 milioni, non male per un difensore centrale. Il resto è stato tutto un mercato a 0 euro con giocatori prelevati da Udinese e Granada amalgamati all'esperienza di Almunia e Hall.

Difficile pensare ad una promozione in questa stagione per il Watford, la squadra non sembra complessivamente attrezzata per la promozione diretta e anche agli eventuali playoff dovrebbe sgomitare contro squadre più forti, almeno sulla carta. Il fatto di aver inserito tanti giocatori contemporaneamente non ha certo aiutato. Più probabile che il progetto di risalita sia impostato sui due anni, prima meglio badare ad una comoda salvezza e non sarà scontato.

Il progetto di promozione in 2 anni comporterebbe un Watford in Premier League per la stagione 2014-2015. Essere tra le migliori 20 squadre d'Inghilterra porterebbe una quantità di denaro non indifferente nelle casse degli Hornets. L'asta per i diritti televisivi è stata eccellente per il marchio "Premier League": Sky ha dovuto pagare 2,3 miliardi di sterline per avere l'esclusiva triennale su appena 116 partite l'anno mentre BT ha sorpreso Espn aggiudicandosi le restanti 38 per 740 milioni di sterline. Tutte le altre partite non erano in vendita, è una misura che serve ad incentivare i tifosi a frequentare gli stadi: funziona perché il sold-out è all'ordine del giorno nonostante prezzi a volte proibitivi, pur giustificati da confort ancora lontani per gli standard dello stivale. Aggiungendo l'introito per la cessione dei diritti all'estero e quelli per gli highlights la Premier League riceverà in 3 anni sponsorizzazioni per la sensazionale cifra di 5 miliardi di sterline.

E la divisione dei soldi? Più o meno equa. Certo, le big incassano di più ma il bacino d'utenza conta molto meno. Il 50% del malloppo viene diviso equamente, poi entrano in gioco spese d'impianto e meritocrazia. Un sistema che funziona visto che il rapporto tra la squadra che riceve di più e la più "povera" è di 1,5 circa: in nessuno dei campionati maggiori c'è tanta equità, la Bundesliga si avvicina agli standard mentre in Spagna c'è una differenza incolmabile tra Real Madrid e Barcellona e tutte le altre. In Italia Juventus, Milan ed Inter accumulano il 30% delle risorse: all'Udinese qualificato in Champions nella stagione 2010-2011 è stato riconosciuto un assegno da 37,4 milioni di euro.

Il Watford in Premier League rientrerebbe nella nuova suddivisione dei proventi ossia con un introito stimato di 60 milioni di sterline, il doppio di quanto percepito attualmente dalla squadra friulana. Anche ipotizzando un miglioramento del nostro campionato soprattutto sul panorama internazionale (ma bisogna lavorare veramente d'ottimismo considerando che i campioni stanno ignorando la serie A e quelli che ci giocano preferiscono guardarsi attorno) è impensabile che l'Udinese possa raddoppiare le entrate in 3 anni. Ecco perché ha poco senso bollare la squadra inglese come squadra satellite dei Pozzo.

 

Sezione: Notizie / Data: Mar 16 ottobre 2012 alle 09:32
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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