Dopo la sosta, il Torino ripartirà da Udine: domani Belotti e compagni faranno visita ai friulani alle ore 15 alla Dacia Arena. Sono reduci dal pareggio interno per 0-0 contro il Napoli, ma il successo non arriva dal 26 settembre con il 2-1 rifilato al Milan. A breve, dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Walter Mazzarri presenterà la sfida contro l'Udinese.

Quali sono le insidie di questa trasferta tra valori dell'Udinese e la pausa per le Nazionali?
"Quando uno come me a cui piace avere sempre tutti i giocatori sotto controllo non è facile, sono tornati alla spicciolata dalle Nazionali. Non è un alibi, ma per il nostro cammino altalenante rappresenta un'incognita che avrei voluto evitare. Sarebbe stato bello avere una settimana tipo. E poi l'Udinese ha vinto con Milan e Bologna, ma hanno perso due partite sul loro terreno. Se non facciamo la partita con intelligenza, contro giocatori del calibro di Lasagna, De Paul e Okaka e tanti altri, andremo in difficoltà. Non possiamo pensare di andare lì all'arma bianca".

Come si affronta una squadra come l'Udinese?
"Con intelligenza ed equilibrio, grande rispetto per l'avversario, vedere il pericolo ed evitare gli errori che abbiamo già fatto in passato. Alcune cose avremmo dovuto farle meglio, le abbiamo pagate caro e i ragazzi sanno cosa devono fare. Sono stato chiaro su come interpretare la gara, speriamo che tutto questo basti per fare una grande partita".

Un giudizio generale su questo inizio stagione.
"Cerco sempre di fare meglio degli altri e di noi stessi, pur con tutte le difficoltà di un ripescaggio anticipato in Europa League. Ma io non voglio cercare alibi, devo cercare di tirar fuori il 110% sempre dai miei giocatori. Abbiamo qualche punto in meno rispetto a quelli che avremmo meritato".

Sta cercando qualche nuova soluzione con tutti i giocatori a sua disposizione?
"La forza dello scorso anno è stata l'organizzazione e la condizione fisica. Ora ho dovuto cercare di tenere botta in alcune partite, quando non ci sono tutti i giocatori in forma può capitare. Abbiamo fatto delle prove, gli infortunati stanno crescendo di condizione e domani dopo aver parlato con tutti deciderò la formazione".

E' d'accordo con la proposta di De Laurentiis di aumentare le sostituzioni?
"Lo dico da quest'estate, ma non ho peso. Se si è portati le panchine a 23 giocatori e le rose si sono allargate e sono numerosissime, perché siamo rimasti sui tre cambi? Sono contento che un presidente lo abbia detto a voce grossa. Ci tengo molto a perorare questa causa, sarebbe un aiuto per noi allenatori".

Quanto sarà centrale la sua presenza in panchina e Tudor invece no?
"Dispiace quando un allenatore viene squalificato, noi vogliamo essere capiti. Per il resto non aggiungo altro, se non che Tudor è una persona squisita".

Si respira ottimismo nello spogliatoio?
"La miglior ricetta è pensare alla partita successiva e alla fine del campionato, che io chiamo Giro d'Italia, vedremo dove saremo. Ora la finalissima è l'Udinese. Chi parla tanto ottiene poco, le parole non sono per me".

Izzo-Nkoulou intoccabili, per gli altri difensori come sono le gerarchie?
"Una volta si giocava a uomo, ora il calcio è cambiato. Dipende cosa vuol fare un allenatore, i numeri lasciano il tempo che trovano. In fase difensiva ci sono adattamenti difensivi, con il Napoli difendevamo a quattro e attaccavamo a tre. I meccanismi sono fondamentali. La formazione tanto non ve la dico. La gerarchia è dettata da quello che è l'ultima partita e da ciò che mi fanno vedere in allenamento durante la settimana. I giocatori devono parlare poco e correre tanto".

Come sta Iago Falque?
"E' partito benissimo e titolarissimo, era quello che in ritiro stava meglio di tutti. Poi purtroppo c'è stato questa grave infortunio. Ha dovuto ricominciare daccapo quando è iniziato il campionato e gli altri andavano a mille. Stimo tanto Iago, ma tutti per giocare titolari devono stare benissimo. Lui è uno di quelli che ho visto in crescita, è quasi pronto a giocare dall'inizio. Per ora è meglio che non giochi titolare, è l'unica cosa che vi posso anticipare. E poi con lui bisogna valutare se adottare un modulo ancora più offensivo. Berenguer ha subito una distorsione alla caviglia in partitella".

Sezione: L'Avversario / Data: Sab 19 ottobre 2019 alle 15:52
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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