L’avversario di oggi è il Milan di Filippo Inzaghi, squadra che non sta attraversando un periodo eccezionale. I rossoneri, dopo un ottimo momento di forma raggiunto verso dicembre, si sono progressivamente spenti e rischiano ormai di veder sfuggire definitivamente il treno dell’Europa nel caso non dovessero vincere in Friuli. Un risultato che avrebbe dell’incredibile vista la campagna acquisti portata avanti nel corso del mercato estivo.


Le ragioni di questo fallimento si possono anche ritrovare nel tipo di gioco adottato da Inzaghi e visto diverse volte sul campo di gioco: i rossoneri ha giocatori che hanno ruoli ben definiti ma spesso sono costretti ad adattarsi a svolgere compiti che non sono usuali per loro. Ad esempio il 4-3-3 non riesce quasi mai a sfruttare il grande potenziale offensivo, visto che frequentemente Menez fa la prima punta, dando sì imprevedibilità alle azioni d’attacco rossonere, ma che non ha i movimenti adatti da attaccante centrale, ruolo meglio interpretato da Destro e da Pazzini. Insomma una gestione degli uomini discutibile. Il Milan poi si affida più alle azioni individuali dei suoi campioni che ad una manovra corale. E ciò può rendere la squadra di Inzaghi particolarmente ostica da contrastare o facilmente aggredibile e perforabile. E poi quando la linea difensiva non è impeccabile e ben assistita dal filtro del centrocampo, il Milan rischia imbarcate clamorose e letali nell’economia di una partita. Certamente va detto che questa stagione così al di sotto delle aspettative non può essere imputabile solo ad Inzaghi e ai cronici problemi di assetto: la società si è mossa male, investendo su scommesse che non hanno reso come sperato come ad esempio il rientrante Alessio Cerci. E anche questo ha inevitabilmente condizionato l'allenatore nella faticosa costruzione del gioco e dell'identità della squadra.

L’Udinese dovrà evitare di concedere troppo alla verve degli attaccanti rossoneri, che, se in giornata, possono fare malissimo agli avversari; i friulani piuttosto dovranno cercare di costringere all’errore la difesa del Milan che se aggredita e costretta all’uno contro uno va in affanno. Sicuramente sarà una sfida molto più equilibrata rispetto al passato, almeno sulla carta. Sarà poi il campo a confermare o smentire questa impressione.

Sezione: L'Avversario / Data: Sab 25 aprile 2015 alle 16:00
Autore: Federico Mariani
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