Ha lasciato lo Zenit secondo, a punto dalla prima. Ed é finita così, anche se proprio la prima é cambiata, onore alla rimonta del Cska. Spalletti non starà comunque sorridendo, forse é ancora arrabbiato per com'è finita con il suo club, già me lo vedo accarezzarsi la pelata e sbuffare. A San Pietroburgo si è trovato benissimo, la sua famiglia anche, adesso c'è ancora un anno di contratto (più di 4 milioni netti) che inevitabilmente pesa sul futuro della sua panchina. E Luciano tutto d'un pezzo non ha intenzione di lasciare nemmeno un centesimo alla sua ex società. 

Ecco perché i messaggi che ricevo in questi giorni sono tutti simili: "Vedrai che Spalletti non allena quest'anno", posizione estrema che ha comunque una sua natura. Perché in una situazione del genere, può convincerlo solo un progetto che abbia dei vantaggi economici e/o tecnici. E al momento, chi ha fatto dei sondaggi non è stato molto convincente. 



Mi metto nei suoi panni: andrei al Milan a guadagnare comunque meno, in una situazione difficile come squadra, senza poter incidere sul mercato come vorrei? E, se Conte dovesse rompere con la Juve (comunque improbabile oggi), farei la scelta giusta a raccoglierne l'eredità, sapendo che alla prima sconfitta scatterebbero subito i paragoni con chi ha fatto 100 punti e vinto tre scudetti di fila? 

Ultima riflessione: dopo aver visto come si lavora all'estero, tornerei in italia dove ogni pareggio si vive come un dramma? Ecco perché l'sms continua ad essere pessimista: "Deve venire fuori qualcosa di particolarmente stimolante. Altrimenti si ferma, dammi retta". E diamogli retta. 

Sezione: Gli ex / Data: Sab 17 maggio 2014 alle 20:30 / Fonte: Calciomercato.com
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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