La classifica preoccupa e per uscirne serve appoggiarsi ai singoli. Uno di questi è Lazar Samardzic che per qualità è uno dei migliori giocatori in rosa. Nel suo percorso di crescita in bianconero il serbo sta lavorando molto sulla fase difensiva, necessario soprattutto per il modo di giocare della squadra di Cioffi. "Dobbiamo giocare, assumerci più responsabilità, in fase di sacrificio Lazar ha dato tanto, facciamo comunque cinque punti in tre partite, lasciamo perdere il contro chi, ma ha fatto lì tre gare d'alto livello. Ho visto un ragazzo che voleva sgomitare per risollevare la squadra, difficile farlo quando ci sono dei compagni sottotono, nel primo tempo volevo cambiarne quattro", ha dichiarato il tecnico toscano dopo la sconfitta di Genova. 

Al giorno d'oggi il ruolo del trequartista sta scomparendo sempre di più ed è anche vero che la mezzala deve essere ormai completa, ma l'estro di Samardzic non può essere limitato; o meglio, non può non essere sfruttato a pieno. Dal rientro da titolare contro il Torino, Lazar è stato schierato sempre come terzo di sinistra a centrocampo. I motivi sono semplici: maggiore equilibrio (con Lovric che copre anche le avanzate dell'esterno) e qualità anche dall'altro lato (visto che Thauvin tende sempre ad allargarsi a destra) con il serbo che può creare occasioni da gol con dei cross. La gamba per arrivare fino in fondo manca però. 

Così facendo gli viene tolta la possibilità di accentrarsi dentro al campo sul piede forte, che tanto Samardzic ha sfruttato negli anni per attirare le attenzioni dei grandi club. Cambiare modulo non si può ma un'inversione di mezzali agevolerebbe il serbo che potrebbe creare assieme al francese numero 26 un duo tecnico per avere maggiore superiorità. Viste le difficoltà a segnare, si potrebbe (ri)partire da Lazar. Non solo sgomitate, ma anche gol e assist. 

Sezione: Focus / Data: Lun 26 febbraio 2024 alle 16:12
Autore: Alessandro Vescini
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