Red Bull-Udinese, questo matrimonio non s’ha da farsi, direbbe il Griso manzoniano. Colpa di una trattativa realmente esistita, ma non concretizzatasi. Niente bufale, il colosso austriaco aveva sondato il terreno per un’ipotetica acquisizione del club friulano, partendo magari con un’ipotetica partnership. L’idea c’era stata. Addirittura, nel giugno 2016 il passaggio all’azienda delle bibite energetiche sembrava cosa fatta. Persino in Austria, alcune fonti vicine alla società affermavano che l’interesse c’era ed era assai concreto. Insomma, non un capriccio o una semplice suggestione. Poi non ha trovato una sua realizzazione ed è rimasta un progetto accantonato, un sogno di una notte di mezza estate.

Ora che l’ipotesi Red Bull è scemata, forse, definitivamente, che ne sarà del futuro dell’Udinese? Sicuramente, il caposaldo rimarrà la famiglia Pozzo, come del resto accade da oltre un trentennio a questa parte. A dimostrazione di un forte interesse per le sorti della squadra bianconera, anche nei momenti meno felici. L’interrogativo principale, tuttavia, è sempre lo stesso: come si potrà far convivere l’anima friulana e quella inglese presente nel Watford? In fondo si tratta di due progetti interessanti, ma con dinamiche e contesti diversi. Serie A e Premier League sono campionati decisamente differenti per la composizione delle formazioni che vi competono e per la disponibilità economica a disposizione di ciascun club. Agli occhi dei tifosi bianconeri, le spese onerose del Watford sono apparse una sorta di dimenticanza e trascuratezza per le sorti dell’Udinese. Una visione che ha trovato il sostegno indiretto dai risultati non eccelsi dell’undici friulano nelle ultime stagioni. Per riportare ordine e chiarezza, allontanando malumori e pensieri negativi, servirebbe un mercato più attento laddove non ci fosse un budget importante per rimediare talvolta agli errori che naturalmente si possono commettere in fase di entrata. Le ultime stagioni stanno portando verso questa direzione, anche se si ha la sensazione che manchi ancora qualcosa. Un piccolo gap da colmare nelle prossime sessioni di mercato, senza accontentarsi troppo delle problematiche altrui.

Sezione: Focus / Data: Ven 06 ottobre 2017 alle 15:00
Autore: Federico Mariani
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