Quando Pozzo si assumerà le sue responsabilità, vedremo la salvezza. Ci hanno tolto tutto, l'onore, la passione, il nome dello Stadio, le maglie deturpate da slogan, i migliori giocatori.

Nove sconfitte consecutive con all'orizzonte la decima sono inaccettabili, come le dichiarazioni da parte di alcuni esponenti della famiglia e l'assoluto silenzio di altri. E in cambio cosa vogliono? Sostegno e vicinanza.

Bene, sostegno e vicinanza sono finite.

I Pozzo devono assumersi le proprie responsabilità al più presto e domenica prossima al Friuli contro il Crotone, qualsiasi sia il risultato a Napoli nell'incontro infrasettimanale di mercoledì, bisognerebbe farglielo capire con una sana contestazione. Una contestazione civile ovviamente, in stile stile friulano, ma forte e decisa.

L'Udinese sta sprofondando e attendere le partite con Crotone e Benevento nella speranza di ottenere la salvezza spaventano ancor di più dell'interminabile sequenza di sconfitte rimediate fin qui.

Si perché è evidente che i bianconeri non hanno il mordente e il morale adeguato per affrontare questo genere di partite. Oltretutto, sostenendoli o meno, perdono ugualmente. Già sperimentato.

E poi con Lasagna nuovamente infortunato anche le ultime speranze sembrano allontanarsi.

La squadra non c'è, l'allenatore è ormai impotente.

Anche a Cagliari la squadra ha resistito quindici minuti, andando in vantaggio con Lasagna per poi farsi riprendere su una punizione calciata bene da Cigarini e ribattuta in rete da Pavoletti dopo che il pallone era finito sul palo. Una punizione nata dall'ennesimo errore di ninna nanna Samir.

Il brasiliano poi per non farsi mancare la doppietta, è stato protagonista anche nella seconda rete dei sardi, lasciando segnare di testa Ceppitelli su cross da calcio d'angolo. Ancora da calcio d'angolo.

Per assurdo forse solo un nuovo cambio di allenatore potrebbe dare quel poco di stimoli che ancora si possono sfruttare per tentare di salvare il salvabile, ma non ci salverebbe da chi continua ostinatamente a voler gestire l'Udinese.

La serie B sarebbe dolorosa, ma non farebbe paura e soprattutto darebbe una grande lezione.

Anzi, della serie B non ce ne frega proprio niente. Ridateci la dignità, quella si.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione: Focus / Data: Dom 15 aprile 2018 alle 09:00
Autore: Paolo Minotti
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