E' un passaggio obbligato, nel percorso di (ri)crescita di una squadra, il confronto con un avversario che, sulla carta, appare decisamente inferiore rispetto al valore medio dell'intero campionato. La gara casalinga contro Orzinuovi arriva in un momento delicato della Storia dell'Apu di quest'anno, con l'addio di Cortese e l'arrivo di Gazzotti che rappresentano eventi ancora freschissimi. C'è stata una partita contro San Severo, nella quale i bianconeri hanno dovuto confrontarsi con le proprie paure, contro una squadra che pure doveva togliersi qualche scimmia dalle spalle. La vittoria è poi arrivata ma per la prestazione convincente meglio ripassare.

Orzinuovi, dunque. Con sole due vittorie in dodici incontri, l'Agribertocchi è per distacco il fanalino di coda dell'Est, con una serie aperta di sette k.o. consecutivi. Ciononostante, l'ultima vittoria, risalente al 30 ottobre, è stata colta contro la Tezenis Verona, in maniera certamente sorprendente. Nel mezzo di quelle sette sconfitte, tuttavia, c'è stato un cambio in panchina, con l'esonero di Stefano Salieri e l'arrivo di Fabio Corbani, un avvicendamento che deve ancora dare i suoi frutti. Oltre all'allenatore, l'Agribertocchi ha operato anche dei cambi nel roster, privandosi di Ferraro e Perin e sostituendoli con Carenza e Varaschin, con quest'ultimo recuperato dopo un infortunio. I due stranieri, Mekowulu e Smith, insieme agli italiani Bossi (ex-Apu tra l'altro) e Negri, formano il nucleo di questa squadra, ancora acerba se si guardano i risultati. Orzinuovi ha, in ogni caso, intrapreso in maniera decisa un percorso di crescita, sconvolgendo roster e staff tecnico e la speranza della dirigenza, ovviamente, è quella di osservare anche sul parquet dei cambiamenti.

Proprio per questo l'Apu non dovrà abbassare la guardia se vorrà proseguire il suo, di cammino. La vittoria contro San Severo ha mosso la classifica e quella con Orzinuovi è una occasione davvero ghiotta per potersi allontanare da quel gruppo di squadre a 12 punti che navigano sul confine dei playoff. Ci sarà poi grande attesa per rivedere Gazzotti di nuovo in campo, sebbene già nella scorsa partita abbia già mostrato segnali convincenti. Da lui, necessariamente, dovrà passare il nuovo corso per quest'anno dopo l'addio di Cortese. Quella di domenica sarà, poi, anche l'ultima gara del girone di andata, al termine del quale sarà già utile tracciare un solco e guardare alla prima parte di stagione per capire cosa abbia funzionato e cosa meno. Questo, visti i recenti cambiamenti operati dalla dirigenza bianconera, sembra già essere stato fatto in realtà ma la sfida contro Orzinuovi darà una nuova opportunità per poter parlare di Apu, di quest'Apu che, ancora una volta, sembra dire "potrei ma non voglio".

Sezione: Focus / Data: Sab 14 dicembre 2019 alle 10:00
Autore: Francesco Paissan
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