Paolo Greatti, capo degli osservatori del Frosinone dal 2006 al 2011 e con un’esperienza in sala video all’Udinese, ora è docente ai corsi per aspiranti osservatori organizzati da Cataliotti FootballWorkShop (clicca). Nei corsi, che si tengono a Reggio Emilia a cadenza mensile, Greatti svela i trucchi del mestiere di un’osservatore: durante i corsi vengono, inoltre,  fornite nozioni giuridiche sulle tipologie di contratti tra osservatori e società professionistiche e analizzata la spinosa normativa per i trasferimenti internazionali dei giocatori minorenni. Greatti è stato contattato in esclusiva dalla redazione di TuttoUdinese per parlare della sua attività e della rosa attuale dell’Udinese.

 

Come ha cominciato l’attività di talent-scout? "Ai miei tempi non c’erano corsi. Avevo questo interesse e ho cominciato da solo, ho affinato l’occhio guardando tante partite e con il tempo ho rubacchiato il mestiere prendendo spunto dagli  osservatori più esperti che mi hanno insegnato come si valuta un giocatore e l’arte dell’osservatore"

Attualmente che mercati sta seguendo? "Monitoro i campionati dell’est Europa: Serbia, Slovenia, Croazia e l’ Austria. Soprattutto in Croazia c’è tantissima concorrenza vista l’imminente ingresso della Nazione nell’Unione Europea e la possibilità di prelevare a costi contenuti giocatori comunitari di qualità."

Un campionato tra i meno conosciuti che ritiene sottovalutato per la qualità complessiva dei giocatori? "Sicuramente la Slovenia, fino a 4-5 anni era sottovalutata e adesso sono parecchi i giocatori che stanno facendo il grande salto verso il nostro campionato"

Il più grande rimpianto? "Ilicic. Lavoravo al Frosinone, in serie B. Ero il capo-osservatore e nelle mie attività di scouting non avevo solo le categorie giovanili italiane ma anche la missione di monitorare costantemente campionati minori tipo quelli della Slovenia, Austria e Slovacchia. Ilicic giocava nell’Interblock Lubiana e fummo la prima società a fare un sondaggio con il suo agente. Dopo il primo contatto la società (il Frosinone) non concretizzò l’acquisto e il giocatore è andato al Maribor e poi da lì al Palermo. Ai tempi aveva una valutazione economica bassissima e non c’era praticamente concorrenza. L’altro è Kurtic, giocava in serie B, al Bela Krajina. Anche in quel caso l’affare non andò in porto"

La sua miglior scoperta? "Ho scoperto un ragazzo austriaco classe 1991, Robert Gucher: appena maggiorenne fece una decina di partite in serie B  nel 2009 con Moriero: bastarono per il grande salto al Genoa durante il mercato di gennaio"

Tra i giovani dell’Udinese, quale secondo lei farà più strada? "Sicuramente Muriel, ha già tutto per arrivare a giocare in un top club. Esempio perfetto di come l’Udinese sappia fare scouting"

Dovendo rinforzare l’attuale rosa, lei su che reparto agirebbe? "Con il rientro degli infortunati la squadra è sufficientemente attrezzata per chiudere nella parte sinistra della classifica. La società può pensare agli acquisti futuribili, alla Muriel per intenderci, perché l’ossatura attuale è di qualità"

 

Sezione: Esclusive / Data: Mar 18 dicembre 2012 alle 00:01
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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