In una lunga intervista concessa a 'ideal.es', Gino Pozzo ha fatto il punto sul Granada, affrontando i temi più caldi per la società spagnola dopo un buon inizio interrotto ora da tre sconfitte consecutive: "L'inizio è stato molto positivo, anche se non è andata benissimo nelle ultime tre partite. Questo  ci fa capire che dobbiamo aggiustare alcuni aspetti e non dare niente per scontato. Ma si vede anche che la squadra ha qualità e siamo sulla buona strada per il consolidamento".

La filosofia: le stelle del futuro si devono formare in casa: "Abbiamo molti giovani che hanno già dimostrato il loro potenziale, ma serve lavorare ancora affinchè possano esprimere tutte le loro qualità e l'allenatore dovrà trovare il modo di compensare la loro inesperienza. Se il lavoro viene fatto bene, viene ricompensato. Altrimenti rimane solo l'inesperienza dei calciatori".

Joaquin Caparros: il tecnico giusto. "Siamo molto soddisfatti della sua linea di condotta. Sta lavorando bene con la squadra, e questo alla fine è molto importante. Potrà sfruttare al meglio le risorse che gli sono messe a disposizione. Vedo la squadra molto ben organizzata, con grande voglia di lottare".

Murillo e i giocatori con più richieste: "E' difficile sapere quanto tempo possiamo tenere con noi i giocatori di maggior valore. Rimarranno fino a che non arriveranno richieste adeguate. In tutto questo c'è un aspetto motivazionale, è più facile se trovano una intesa 'chimica' con noi. Quanto meglio fa il club, tanto più facile sarà trattenerli, perchè non avranno la tentazione di cercare di meglio. La nostra sfida è far capire loro la serietà del nostro progetto: solo questo potrà farli riflettere sull'opportunità di andare ad un club di più alto livello".

Diakhatè, caso sportivo chiuso. "Sportivamente la questione per noi è chiusa. Il contratto è rescisso e per l'aspetto economico interverrà la Fifa. A noi è capitato anche il caso di Jonathan Mensah che era sotto contratto con l'Udinese ma è stato mal consigliato e ha firmato per l'Evian in Francia. C'è già stata in merito una sentanza che obbliga quel club a risarcirci e a stare due anni senza fare mercato. Il giocatore, poi, è stato sanzionato con 4 mesi di sospensione dall'attività agonistica".

Vendite dei giocatori e reinvestimenti degli utili: "Il rientro degli investimenti è un obiettivo a molto lungo termine, perchè da un lato si vende, dall'altro si compra. Noi siamo concentrati sul consolidamento del Granada. Ultimamente abbiamo anche fatto grossi investimenti nella Città Sportiva e in alcuni giocatori chiamati a rinforzare la prima squadra. Si tratta di giocatori nel mirino di altri club. Insisto sul fatto che i proventi delle vendite di giocatori sono reinvestiti nell'acquisto di altri e per coprire le perdite che abbiamo patito per altri aspetti".

Futuro a medio termine per i giocatori locali: "Daremo maggior importanza ai giovani locali perchè per noi sono molto importanti, devono essere un elemento di identificazione con il club".

Abbonati: "Credo che 14mila sia una buona cifra. Sappiamo che siamo passati dall'euforia di due promozioni a un periodo di consolidamento. Ma stiamo ancora cercando di fare in modo di portare altri tifosi allo stadio, per questo cerchiamo risorse fisse, non proventi dalla vendita di giocatori".

Sezione: Granada / Data: Mer 15 ottobre 2014 alle 10:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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