Il doppio ex di Udinese (2001-2002 e 2004-2006) e Salernitana (1998-2001), David Di Michele, è intervenuto durante la nostra trasmissione Warm Up per parlare dello scontro diretto per la salvezza ma non solo. Il momento delle due squadre e il suo passato in bianconero: a tu per tu con David. 

Ti aspettavi di vedere l'Udinese in questa situazione di classifica?

Non me l'aspettavo così invischiata nella lotta salvezza. Pensavo potesse essere un campionato non facilissimo perché ci sono tanti giocatori giovani che devono ancora esprimere il loro potenziale ma non mi aspettavo così tanta difficoltà. 

E la Salernitana invece?

Ci hanno abituato a fare dei miracoli visto i precedenti. Sicuramente è una situazione difficile in questo momento ma una vittoria a Udine li rimetterebbe in gioco, altrimenti si farebbe ancora più dura. Dispiace perché loro come tutta la città pensavano di fare un campionato diverso. 

Che ricordi hai di Udine?

Sono ricordi piacevolissimi, la prima storica qualificazione in Champions League nella storia del club. Oggi dispiace perché l'Udinese non riesce a esprimere quel calcio ad alti livelli e vederla lì ti riaffiora ricordi. Abbiamo fatto qualcosa di incredibile e inimmaginabile a inizio campionato. Mi fa molto piacere che i tifosi si ricordino di me, vuol dire che qualcosa di buono l'ho fatto (ride ndr.). L'Udinese è la società che mi ha fatto arrivare al grande calcio, sia in Champions che in Nazionale. Le strade poi si sono divise a malincuore ma ho sempre dato il massimo per la maglia. 

Quali differenze noti con l'Udinese di oggi?

Avendo un gruppo di italiani che conosce il campionato e le situazioni si può aiutare meglio il loro ambientamento. Vengono anche a mancare dei valori, oggi si pensa di meno alla squadra che singolarmente. A noi bastava guardarsi negli occhi per capire cosa uno volesse fare. Sono tante dinamiche di un calcio che si sta evolvendo e bisogna adattarsi. Loro devono ricreare questa compostezza. 

Nel periodo di oggi gli attaccanti segnano meno rispetto alla tua generazione. Secondo te a cosa è dovuto?

Adesso manca quella cattiveria agonistica di voler fare gol e mettersi in discussione ogni giorno. Oggi è facile essere sulla cresta dell'onda da un momento all'altro e poi dopo un paio di prestazioni fatte bene si adagiano sugli allori. Quando succede perdi di vista quali sono gli obiettivi e la prestazione mentale che fa la differenza nel calcio di oggi.

Warm Up: verso Udinese-Salernitana
Sezione: Esclusive / Data: Ven 01 marzo 2024 alle 23:35
Autore: Alessandro Vescini
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