A Pescara faceva caldo e sicuramente in vari sono andati a fare una passeggiata al mare. Perché quella che si vedeva in campo era una partita che non contava nulla. Lo si è capito nel primo tempo, quando l'Udinese ha affrontato il match con un piglio peggiore di quello mostrato nei secondi tempi contro Empoli e Sassuolo. Il fatto di vincere 1.0 dopo quarantacinque minuti è quasi casuale, ha dato una mano a tenere la porta inviolata anche il buon Karnezis. Grazie a Dio in panchina abbiamo un signor allenatore che nell'intervallo deve essersi fatto sentire. Nelle ripresa i nostri sono rientrati con la voglia di chiudere la partita e il risultato finale forse ci va anche stretto.

Il fatto che squadre come Pescara e Crotone giochino in serie A, non me ne vogliano i loro tifosi, ha del comico. Ottenuta la promozione si è smantellato senza nessun investimento tecnico serio. Ne deriva un campionato falsato, più da chi sta a guida delle società che da presunti (a volte macroscopici) errori arbitrali.

Cosa dire di questa partita? Che vari giocatori hanno fatto presenza e poco più, basti guardare il gol che abbiamo preso. Che altri invece vogliono meritarsi la riconferma e ci hanno provato fino alla fine. Che chi ha i mezzi non sempre mette la volontà, che chi ha la volontà stoppa la palla e questa si ferma a un metro o due dai piedi. L'attacco del prossimo anno dovrà avere altri valori per crescere in classifica, sia tecnici che professionali.

Ma era importante vincere e si è vinto. Un ottimo traguardo sarebbe arrivare nella parte sinistra della classifica, o bissare lo stesso punteggio dell'andata. Purtroppo l'Udinese è stata padrona del suo destino ed ha combinato più guai degli arbitri (sì, anche noi abbiamo poco da lamentarci, in fondo) che la hanno diretta ultimamente. Se i bianconeri fossero entrati in campo, contro Empoli e Sassuolo, con la stessa foga di una settimana fa, avremmo certamente 6 punti in più e saremmo in tutt'altra situazione di classifica. Nulla di europeo, ma di sicuro questo sarebbe un campionato onorevole, e non semplicemente sufficiente come visto finora. Per cui si naviga a vista. Se i giovani e la difesa bene o male ci mettono l'anima ci sono altri giocatori che corrono contro la Juve e corricchiano contro il Pescara. Fare selezione il prossimo anno non dovrebbe essere difficile.

Quello che fa specie è non vedere mai provare altri giovani. Assodato che Angella può benissimo giocare negli undici titolari, che De Paul ha fatto un lavoro stupendo adattandosi in un ruolo non suo dove sta crescendo costantemente, sarebbe bello vedere anche gli atleti promettenti che hanno giocato meno. Kums è entrato per fare presenza, Gabriel Silva non ha minimamente il ritmo partita e forse sarebbe meglio fargli fare qualche amichevole (quelle infrasettimanali) in più. Intanto Perica, Balic, Ewandro aspettano un turno che pare non dover venire mai.

In settimana Gino Pozzo ha detto che il prossimo anno continueranno a comprare e puntare sui giovani: me ne rallegro perché abbiamo appurato tutti, in questi ultimi tre anni, che la strada da perseguire è quella. Oltre a Lasagna, sarebbe bello se arrivassero anche altri italiani. Il Brescia (tanto per fare un esempio) ne è pieno: giovani, acerbi, ma molto promettenti. Intanto mi godo più l'ufficiosità della conferma di Delneri che una vittoria in una partita con una foga penso inferiore a quella messa contro il Bassano di Bertotto.

Domenica arriva il Palermo, sarebbe bello continuare a vincere, magari giocando novanta minuti e non solo quarantacinque...

 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 12 marzo 2017 alle 20:20
Autore: Giacomo Treppo
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