Si chiude con una clamorosa retrocessione la stagione del Cjarlins Muzane, iniziata male e finita ancora peggio. Quella che doveva essere una squadra costruita per ambire al salto di categoria scende invece mestamente in Eccellenza dopo il pareggio per 1-1 nel play-out contro il Breno.

A bocce ferme, è tempo di tracciare un bilancio complessivo della stagione, che non può essere altro che negativo. In estate la rosa era stata costruita seguendo i dettami di un mister vincente, tra i più vincenti in assoluto della categoria, come Carmine Parlato. Tanti i soldi spesi dal patron Zanutta e dalla società per portare a Carlino giocatori di grande esperienza, che in passato hanno anche calcato i campi di categorie superiori. L'avventura di Parlato sulla panchina del Cjarlins Muzane è stata però un vero flop ed è terminata con l'esonero dopo undici partite, con la squadra al terzultimo posto con appena sette punti.

A novembre, dunque, l'avvento in panchina di Thomas Randon, allenatore che a Carlino è di famiglia. Sicuramente un ottimo tecnico a livello di giovanili, ma affidare ad un allenatore senza alcuna esperienza tra i grandi una squadra in quella posizione di classifica è stato sicuramente un azzardo che non ha pagato. Nonostante il solito stravolgimento della rosa in sede di mercato, sono solamente otto i punti fatti in dieci partite, da qui la decisione di rassegnare le dimissioni con la squadra sempre terzutlima, con 15 punti dopo 21 giornate.

Dentro dunque Nicola Princivalli, altra vecchia conoscenza della società, con il compito di salvare una squadra da una posizione disperata di classifica e da una retrocessione che in quel momento sarebbe stata diretta. Sotto la guida del tecnico triestino, il Cjarlins Muzane fa 20 punti in 13 giornate, chiudendo il campionato al quartultimo posto a quota 35. Tutto ciò comunque non basta per evitare il play-out fatale di Breno, valso la retrocessione.

Il Cjarlins Muzane retrocede così in Eccellenza dopo sette anni di permanenza in Serie D. Un epilogo amaro, ma che probabilmente è lo specchio della confusione degli ultimi anni, con decine e decine di giocatori passati per Carlino (molti dei quali ormai bolliti) in un continuo via vai e un'identità mai venutasi a creare.

Dai sogni di gloria e di professionismo al ritorno in Eccellenza, l'incubo si è compiuto...a meno di ripescaggi che potrebbero riportare quest'estate la squadra friulana nella quarta serie italiana.

Sezione: Serie D / Data: Lun 13 maggio 2024 alle 10:40
Autore: Jessy Specogna
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