Potrebbe essere una giornata comunque molto importante per qualcuno quella di domenica, con l'Udinese attesa all'Arechi per affrontare la Salernitana, in un match dove i campani si giocheranno gli ultimi punti salvezza, mentre i friulani lotteranno per migliorare ulteriormente il bottino di punti. Simone Pafundi è stato portato sabato scorso in panchina da mister Cioffi in vista di un esordio (che però non c'è stato visto il risultato avverso nella ripresa) dopo la promozione ottenuta con la squadra Primavera. Si tratta di un classe 2006 che può già vantare la chiamata di Mancini per uno stage della Nazionale (rileggi la news qui).

Pafundi è già il primo classe 2006 convocato in Serie A, ma domenica sembrano esserci tutti i presupposti per vederlo anche già all'opera nella massima categoria. Centrocampista dotato di un piede veramente educato (scoprilo meglio cliccando qui), i paragoni di spessore sono già partiti: "È un ragazzo che a 15 anni gioca già in Primavera, ha il piedino di Maradona. Un talento straordinario, ma questo è talento nella testa. Quando arriva la palla sa già cosa fare". Parole di Andrea Carnevale che sarebbero musica se il ragazzo riuscisse effettivamente a sfondare. Ovviamente la società lo ha già blindato, con un contratto fino al 2024, decisamente non male a 16 anni. Una precauzione diventata necessaria visti gli interessamenti arrivati negli scorsi mesi, tra i quali si è segnalato subito quello del Chelsea.

Domenica i punti varranno il giusto, ci si aspetta la solita Udinese comunque propositiva e che avrà voglia almeno di impensierire una Salernitana che davanti al suo pubblico darà tutto per ottenere almeno il punto che serve per la permanenza in Serie A. Forse non dal primo minuto, ma sicuramente stavolta le probabilità che Pafundi abbia uno spezzone di gara per iniziare a mettersi in mostra sono alte. Tra lui e Samardzic il futuro del centrocampo bianconero, almeno dal punto di vista della qualità e della tecnica, sembra veramente già assicurato.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 20 maggio 2022 alle 18:35
Autore: Davide Marchiol
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