Fabio Rossitto ha parlato della delicata situazione del Pordenone, privo di uno stadio cittadino e sballottati fra Udine, Trieste e nel prossimo futuro pare proprio a Fontanafredda: "Giocare alla Dacia Arena è stato sicuramente bello e, visti i risultati ottenuti, i neroverdi si sono trovati certamente bene. Nello splendido impianto udinese però erano ospiti. Non è mai stato casa loro e lo si è capito benissimo quando al De Marchi è arrivata la lettera dei Pozzo che invitava Lovisa a trovarsi una nuova “casa” dopo il 30 giugno. Credo che sia stata una mazzata per tutti, dallo stesso Lovisa a Tesser e a tutta la squadra. Il momento è delicato.

Ostilità da parte di Trieste? “Cuore e testa del tifoso triestino sono totalmente occupati dall’amore per le alabarde. Non c’è spazio per niente e nessun altro. Se poi il pericolo di “contagio” arriva dal Friuli le cose si complicano ulteriormente. 

Credo di essere stato fra i primi a sostenere che fare del Tognon la casa del ramarro fosse la soluzione più logica e conveniente. Lo stadio di Fontanafredda è un piccolo gioiello. Sarà ancora più bello e confortevole una volta completati i lavori per adeguarlo alla serie B. Ora pare che quasi tutti si trovino d’accordo su questa soluzione. Intanto però – si è perso quasi un anno e ora per rimediare bisogna mettersi a correre con immaginabili rischi e disagi.

Sezione: Pordenone / Data: Ven 12 giugno 2020 alle 21:59
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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