La sua era una rampa di lancio, nemmeno troppo piccola. Maicosuel Reginaldo de Matos, professione centrocampista offensivo, sembrava essere l'ennesima scommessa vinta dai Pozzo. Numeri, giocate, pure qualche gol. La cresta come Balotelli, a mostrare fortissima personalità. E la pesantissima eredità, quella di Alexis Sanchez, appena passato al Barcellona. Le aspettative erano davvero altissime, ma la fantasia non gli era mai mancata: certo, forse un po' di fortuna, nella stagione con l'Hoffenheim (dove aveva debuttato con gol), ma la speranza di poter diventare uno dei grandi brasiliani della nostra Serie A.
Gli è andata male, per vari motivi.

Il principale, ma non l'unico, è certo il cucchiaio contro il Braga, nei preliminari di Champions League, dopo essere appena arrivato dal Botafogo. Un errore, quello dagli undici metri, che gli è costato pure qualche convocazione e qualche presenza nel nostro campionato, tanto che Guidolin aveva deciso di escluderlo pure dalla lista valevole per l'Europa League.
Lo sbaglio non è mai passato del tutto, perché le due stagioni in Friuli di Maicosuel hanno vissuto alti e bassi, con l'ipotesi - già prospettata - di un addio a gennaio, per poi rimanere altri sei mesi. Pure l'Hertha Berlino negli scorsi giorni si era interessata a lui per un eventuale ritorno in Bundesliga, ma la rescissione consensuale con l'Udinese gli permette di tornare in patria, in Brasile, e giocare con l'Atletico Mineiro. Non certo una squadra di seconda grandezza, anzi, una delle grandi protagoniste del calcio verdeoro. Forse non era questo l'obiettivo di Maicosuel, ma non tutte le ciambelle riescono con il buco.

Sezione: Notizie / Data: Gio 22 maggio 2014 alle 09:30 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Redazione TuttoUdinese
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