L’Udinese ormai è sempre più vicina alla salvezza, che ufficialmente manca solo perché manca l’aritmetica. Difficile, infatti, pensare ad un vero e proprio ribaltone sul fondo della classifica in questo ultimo mese di campionato.

I bianconeri oggi saranno di scena a Verona, sul campo del Chievo. Tutti, dai giocatori allo staff, sono chiamati a rimediare alla brutta sconfitta interna contro il Palermo di domenica scorsa. Sconfitta che non ha lasciato indifferente Paron Pozzo, il quale si è lasciato andare ad una bella ramanzina alla squadra.

Otto giornate. Sono quelle che mancano per concludere un campionato abbastanza deludente per la squadra friulana. Doveva essere l’anno del rilancio, e l’arrivo di un tecnico giovane come Andrea Stramaccioni non faceva presagire niente di diverso da qualcosa di buono. E oggi, invece, è proprio l’ex tecnico dell’Inter il primo a doversi guardare alle spalle. Strafalcioni è “accusato” di non esser riuscito a dare una vera identità alla squadra, un vero gioco, una serie di prestazioni continue. Giampaolo Pozzo ha lasciato intendere, recentemente, che da qua alla fine, nelle otto partite che mancano, il tecnico romano deve dare libero sfogo alle sue idee. Deve dimostrare che sa cosa fare, che sa quello che vuole. Che ha la possibilità di cambiare.

Tutto questo in chiave futura, perché ormai la stagione dell’Udinese è finita da un pezzo. Ma da oggi inizia un mini campionato di 8 partite, utile al tecnico bianconero per guadagnarsi la riconferma.

Se alla fine di questa serie di gare la dirigenza non avrà visto niente di convincente, allora si andrà verso la separazione a fine stagione.

Sezione: Notizie / Data: Dom 19 aprile 2015 alle 11:00
Autore: Davide Gani
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