E' un doppio ex. Con la maglia granata ha vinto l'ultimo trofeo del Torino (la Coppa Italia nel 1993), con l'Udinese ha giocato tra il 1995 e il 1997. Parliamo di Raffaele Sergio sentito da Toronews in vista della sua sfida del cuore di domenica. Ecco le sue parole sull'esperienza friulana: "Sicuramente è stata un momento positivo della mia carriera. In quegli anni si stavano gettando le basi per costruire l'Udinese del futuro. Erano i primi anni di Zaccheroni che nel giro di poco tempo riuscì a portare l'Udinese in Coppa UEFA. La società è dotata di una grande organizzazione e programmano il futuro in maniera veramente efficiente, io che ci sono stato dentro lo posso garantire. Del resto, la continuità di risultati raggiunta dall'Udinese in questi ultimi anni non è sicuramente frutto del caso. Spero che anche al Torino si riesca a costruire qualcosa di simile".

Torniamo ai suoi anni a Udine. Lei ha giocato con grandi campioni. "Si, c'erano Bierhoff, Amoroso, Helveg e un ex granata come Paolo Poggi. E poi Zaccheroni ci mise del suo adottando il 4-3-3, un sistema di gioco che fino a quel momento non usava nessuno ma che ci permetteva di giocare un calcio divertente e reddittizio". 

Udinese e Torino stanno vivendo due momenti opposti: i bianconeri vengono dal pareggio-baffa di Milano, mentre i Granata sono in striscia positiva. Che partita si aspetta? "Nonostante la sconfitta ho visto una buona Udinese al Meazza. Una squadra viva, intraprendente. Anche il Toro sta giocando bene, anche se costruisce molto ma non riesce a concretizzare. Di sicuro verrà fuori una grande partita tra due squadre che giocano un gran bel calcio. Mi aspetto un tripla. Può davvero succedere di tutto".

Sezione: News / Data: Gio 07 febbraio 2013 alle 21:13
Autore: Marco Bonitti
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