Continuiamo a dire che il campionato è cominciato da poco e deve ancora esprimere in modo convincente l’effettivo valore e le potenzialità delle varie squadre: vale un po’ per tutte ma, tanto per restare nel nostro piccolo orticello, l’Udinese appare particolarmente indecifrabile, in assoluto e perfino nelle singole partite. Alterna infatti momenti di convincente efficacia sul piano del gioco e degli equilibri interni a fasi di preoccupante involuzione e perdita di compattezza. È capitato anche con il Catania, un bel primo tempo che ha fruttato un solo gol ma altri ne avrebbe potuto portare, una ripresa in affanno con scollamento evidente tra i reparti e perdita progressiva di sicurezza. Ha poi rimediato, all’ultimo respiro, l’impagabile Totò Di Natale che Guidolin ha dovuto tenere in campo, anche se ne aveva già deciso la sostituzione prima della rimonta catanese.
Non si può nemmeno dire che i cali di tensione siano dovuti a stanchezza, perché con la Roma la squadra ha fatto benissimo nella ripresa dopo un disastroso avvio e con lo stesso Catania ha segnato dopo un rabbioso forcing finale. Inevitabile chiedersi se, anche alla luce di alcune sostituzioni discutibili, non sia lo stesso Guidolin portato a rifugiarsi in tattiche speculative, inducendo i suoi uomini ad isterilire la manovra offensiva.
L’Udinese, lo dicono un po’ tutti, vive delle prodezze delsuo bomber, capace di buttarla dentro anche quando è allo stremo delle forze e con una caviglia in disordine, ma quando gioca in modo propositivo riesce a rendersi pericolosa anche con altri uomini, diventa invece poco credibile quando cede l’iniziativa agli altri e si limita alla copertura. 
È vero che bisogna tener conto degli avversari e trovare le contromisure necessarie, ma se basta che l’allenatore avversario inserisca un attaccante in più – come ha fatto Maran – per far perdere compattezza e sicurezza, c’è qualcosa chenonva. Anche alla luce di queste considerazioni, la partita di oggi con il Bologna assume la sua brava importanza. L’Udinese deve dare, ai suoi tifosi ma soprattutto a se stessa, segnali positivi. Guidolin per forza di cose deve provvedere ad alcuni avvicendamenti, in difesa mancherà di nuovo Danilo, ma anche il Bologna deve fare i conti con parecchie assenze e, almeno finora, non è che abbia combinato granché di buono: tanto basta per definire la partita molto incerta sul piano del pronostico, il risultato ovviamente sarà la cosa più importante, ma l’Udinese è attesa a dimostrare qualcosa di buono e di positivo anche sul piano del gioco e della compattezza tra i reparti, senza che là davanti l’unica punta rischi di cadere in depressione da solitudine.

 

 

Sezione: News / Data: Dom 04 novembre 2012 alle 11:53 / Fonte: Bruno Pizzul per il "Messaggero Veneto"
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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