"E adesso a noi due, Madama" urlano i bellissimi gol di un Hamsik sempre più determinante e di un Pandev sempre imprevedibile nei suoi improvvisi risvegli, che diventa eroe al posto del solito Cavani, per una notte non brillante. È la terza volta negli ultimi dieci giorni che la Juve scatta in fuga e il Napoli la riacciuffa nel giro di poche ore: un segnale chiaro di quanta convinzione si sia diffusa nell’ambiente partenopeo.

Successo sofferto pure questo, come con la Sampdoria, perché l’Udinese non ha accusato crolli atletici nonostante Guidolin
abbia riproposto otto reduci dall’impresa di Anfield. Il solo Di Natale è rimasto ai margini della contesa. Un po’ a causa della mancanza di adeguati rifornimenti (un unico cross basso, al 7’, Totò col mancino alza la mira), un po’ stoppato dalla feroce concentrazione di Campagnaro e Gamberini. Neutralizzare il pericolo numero uno degli ospiti non è bastato a Mazzarri per impadronirsi del match. Sia il gol di Hamsik, di pregevole fattura, che il pareggio di Pinzi sono arrivati a difese sbilanciate in una battaglia tattica assai interessante sviluppatasi per tutto il primo tempo. Il fatto che a 19 secondi dal riposo Pandev si sia inventato, spalle alla porta, una finta in controllo con rasoiata di destro, riportando il Napoli avanti, va accolto come un segnale
della sorte: vista l’insipida ripresa, sarebbe stato durissima spuntarla.

Hamsik liberato Responsabilizzato dalla partenza di Lavezzi e agevolato dalla ormai stabile posizione di trequartista libero di seguire il proprio estro, Marek Hamsik ha interpretato tutte le azioni significative di un primo tempo in cui Guidolin ha audacemente corso il rischio tenendo sullo slovacco Pinzi, uno che fisicamente gli è inferiore ma che tatticamente sa quando e come muoversi. E perciò se Hamsik sfruttava la sua potenza atletica ecco che Pinzi, lasciando l’avversario alle sue spalle,determinava con puntualità la supremazia numerica in mezzo al campo: 5 friulani contro 4 napoletani. Solo che questa situazione, netta nei primi venti minuti e poi ricomparsa per quasi tutta la ripresa, non ha prodotto i frutti sperati in fase di rifinitura e conclusione. 

L’uno-due Il Napoli ha giocato bene metà primo tempo e poi ha controllato. Guarda caso, il confronto personale fra Hamsik e Pinzi è finito con un gol per parte. Lo slovacco ha concluso da centravanti puro una manovra impreziosita dal tacco di Cavani per il cross rasoterra di Maggio; il regista friulano è entrato solo soletto in area su imbeccata del redivivo Maicosuel (quello del cucchiaio...) con la difesa partenopea colta in uscita dall’area per colpa di un errato disimpegno di Fernandez. Pandev, nel recupero, riportava avanti gli azzurri con una prodezza tecnica.

Il tesoro Sul piano tattico un tesoro mica da ridere per una formazione, il Napoli, che sa essere micidiale proprio quando si raccoglie davanti alla propria area e riparte sulle fasce. Non a caso Mazzarri, tipo pratico, al 55’ toglieva proprio Pandev per affidarsi ai contropiede del più veloce Insigne (il quale al 44’ ha sprecato il 3-1) mentre Guidolin di lì a poco inseriva la torre
Ranegie (di testa le prende tutte) proprio al posto di Pinzi. Così la novità Allan passava in mezzo eMaicosuel arretrava sulla linea
dei centrocampisti con ampia libertà di inserimento. Anche in questa frazione di gioco il predominio territoriale dell’Udinese non produceva brividi per De Sanctis, eccetto una bordata da fuori area di Faraoni. Pure il Napoli non riusciva a insidiare Brkic e allora il fischio finale veniva accolto con un cambio di inno. Al posto del soldato innamorato ecco un altro evergreen: "Chi non salta, juventino è".

 

BRKIC 5,5 Ha responsabilità sul gol di Pandev che lo sorprende sul proprio palo. Un salvataggio su Cavani.
BENATIA 5,5 Permette a Pandev di girarsi e di calciare di destro, che non è il suo piede, sul gol.
DANILO 6 Gli tocca Cavani la cui serata non è per niente delle migliori. Lo tiene senza sbavature.
DOMIZZI 6 Insuperabile sulle palle alte, ne lascia solo una a Cavani che non la sfrutta. Ammirevole nel finale.
PEREYRA 5,5 Fa fatica a rincorrere Zuniga che ha un altro passo. Ingenuo. (Faraoni s.v.)
ALLAN 6 Ha corso molto, ma s’è trovato di fronte uno scoglio difficile da superare: Behrami.
PINZI 6,5 Il suo gol è soltanto un’illusione. Sul piano del gioco prova a ispirare, inutilmente, un attacco spuntato.
RANEGIE 5,5 Guidolin lo inserisce col chiaro intento di sfruttarne l’elevazione. Ma non sortisce effetti.
LAZZARI 5,5 Capitalizza l’errore di Fernandez lanciando Maicosuel per il gol di Pinzi. Inler gli concede poco o niente.
PASQUALE 5,5 Sbaglia diversi cross e perde il confronto con Maggio che gli va via ripetutamente.
MAICOSUEL 6 La volontà è infinita, anche se spesso s’intestardisce nel dribbling. Qualche tiro fuori misura.
DI NATALE 4,5 Nelle ultime due stagioni non aveva giocato a Napoli. Stavolta, c’era ma è come se non ci fosse stato: nemmeno un tiro.
BARRETO 5,5 Ha avuto poco tempo a disposizione e non gli è bastato per dare un apporto concreto ai fini del risultato.

ALL. GUIDOLIN 5,5 Ci ha provato ad imbrigliare l’avversario, ma è prevalsa la maggiore qualità. Viene espulso su segnalazione del quarto uomo.

 

 

Sezione: News / Data: Lun 08 ottobre 2012 alle 08:31 / Fonte: Nicola Cecere per la Gazzetta dello Sport
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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