L’arrivo a Bari di mister Pasquale Marino, 61 anni, in sostituzione di Michele Mignani, ha aperto la porta alle polemiche sull’opportunità del cambio in panchina. Al di là di ogni possibile considerazione, non si può certamente ignorare che il Bari ha puntato su un profilo esperto, e dal passato nobile.

Il nuovo tecnico dei galletti, nei suoi trascorsi, raggiunse il punto forse più alto della sua carriera finora quando allenava l’Udinese, in A, nel biennio 2007-09. Alla guida dei friulani il coach, oltre a centrare due settimi posti nel massimo campionato, disputò anche la Coppa Uefa, con ottimi risultati, nel 2008-’09.

I bianconeri, dotati di un organico di tutto rispetto con gente come Di Natale, Sanchez, Pepe, Asamoah, Quagliarella, Inler ed Handanovic, oltre alle vecchie conoscenze biancorosse Gaetano D’Agostino, Sala, Koprivec e Floro Flores, giocarono il primo turno della competizione, che allora dava accesso alla fase a gironi, contro il Borussia Dortmund.

Ostacolo difficile, ma saltato con merito dagli italiani con due vittorie (2-0 in Germania, 4-3 nel nostro Paese). Sorteggiati nel raggruppamento con la Dinamo Zagabria, gli olandesi del Nec, lo Spartak Mosca e gli inglesi del Tottenham, gli udinesi si comportarono molto bene, racimolando in 4 match ben 9 punti, frutto delle vittorie con britannici (2-0 in Friuli), russi (affermazione bianconera per 2-1 in trasferta) e croati (2-1 casalingo). Non influì particolarmente la caduta 2-0 sul campo del Nec, con la squadra di Marino capace di piazzarsi al primo posto.

Nel turno successivo, all’Udinese toccò affrontare i polacchi del Lech Poznan. Dopo il 2-2 sul terreno di gioco avversario, gli italici portarono a casa la qualificazione battendo in rimonta 2-1 i competitor allo stadio “Friuli”, grazie ai gol di Pepe al 57’ e Di Natale al 91’. Il volo bianconero proseguì agli ottavi di finale, quando ad avere la peggio nel doppio confronto fu lo Zenit San Pietroburgo, battuto 2-0 sulla Penisola, grazie agli acuti negli ultimi minuti del match di Quagliarella e Di Natale, ed incapace di rimontare al ritorno, in una partita terminata 1-0 per i russi.

Il sogno friulano di competere per la Coppa si infranse ai quarti contro i teutonici del Werder Brema. Dopo la sconfitta per 3-1 in Germania, il team allora di Marino si rese protagonista di un match di ritorno combattuto. A fine primo tempo, nella gara in terra nostrana, l’equilibrio complessivo nel punteggio era ristabilito, con il club del presidente Pozzo avanti 3-1, grazie alla rete di Inler ed alla doppietta di Quagliarella, ma nella ripresa le velleità udinesi vennero spente dai gol di Diego al 60’ e Claudio Pizarro al 73’, che fissarono il punteggio sul definitivo 3-3. Arrivò così, con onore, l'eliminazione dal trofeo di Handanovic e compagni.

Sezione: Gli ex / Data: Ven 13 ottobre 2023 alle 20:32 / Fonte: tuttobari
Autore: Joseph Lumia
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