Alla vigilia di Trapani Shark–Apu Old Wild West Udine, in programma domani alle ore 12, il campo rischia di non essere l’unico protagonista. Fa parecchio discutere in queste ore un'altra situazione: attorno alla sfida del PalaShark, infatti, si allunga l’ombra di una designazione arbitrale quantomeno inopportuna, che solleva interrogativi non tanto sulla regolarità tecnica della direzione di gara, quanto sul principio – fondamentale nello sport – dell’opportunità.

Il momento del club siciliano è già di per sé estremamente delicato. Penalizzazioni, dimissioni, indagini federali e polemiche hanno accompagnato le ultime settimane della Trapani Shark, finita sotto la lente della Procura Federale FIP per la sua iscrizione al campionato di Serie A. Un percorso culminato il 24 novembre scorso con l’imposizione di un ulteriore punto di penalizzazione, il quinto complessivo, deciso dal Consiglio Federale.

In questo contesto già carico di tensione si inseriscono le dichiarazioni rilasciate giovedì da Cristina Correnti, ex giocatrice di Serie A con trascorsi in Nazionale e attuale presidente del Comitato FIP Sicilia. All’indomani della vittoria europea di Trapani Shark a Tenerife in Basketball Champions League, Correnti ha voluto congratularsi pubblicamente con la squadra tramite i canali ufficiali della Federbasket siciliana. Un intervento legittimo, finché il discorso non si è spostato su temi extra campo: "Serve adesso un grande atto di responsabilità verso questi straordinari ragazzi – ha dichiarato Correnti – e sono a disposizione di squadra ed istituzioni per cercare di trovare una possibile mediazione atta a salvaguardare un patrimonio sportivo che è di tutti". Parole che hanno fatto rapidamente il giro dei media specializzati, assumendo un peso politico e istituzionale non secondario, soprattutto alla luce dell’indagine federale ancora in corso.

Le designazioni arbitrali per le gare del weekend erano già note da martedì, ma è solo con la rilettura del contesto complessivo che la scelta appare quantomeno discutibile. A dirigere Trapani–Udine sarà infatti una terna guidata da Tolga Özge Şahin, arbitro di caratura internazionale, turco naturalizzato italiano, residente a Tripi (Messina). Un fischietto di assoluto valore, con all’attivo finali di Eurolega, la finale dell’Europeo 2017 e una semifinale mondiale nel 2019. Un profilo, dal punto di vista tecnico, al di sopra di ogni sospetto.

Il punto, però, non è la qualità dell’arbitro. Il punto è il legame diretto: Şahin è sposato dal 2003 proprio con Cristina Correnti. Un dato pubblico e noto, che non implica automaticamente alcuna irregolarità, ma che in un momento così delicato per Trapani e per l’intero movimento cestistico italiano rende la designazione inevitabilmente problematica sul piano dell’opportunità e dell’immagine.

Nessuno si aspetta fischi condizionati o decisioni parziali. Sarebbe ingiusto e scorretto anche solo insinuarlo. Ma in uno sport che vive anche – e soprattutto – di percezione di trasparenza, certe scelte rischiano di generare rumore inutile, togliendo serenità a una partita già complicata da altri fattori.

Sezione: Basket / Data: Sab 13 dicembre 2025 alle 11:20
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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