Si va ormai verso la conclusione di un anno drammatico per gli ormai ben noti motivi legati al Covid19, pochi giorni e questo 2020 sarà finalmente finito, sperando che l'anno nuovo possa portare quel ritorno alla normalità tanto sperato. Dal punto di vista prettamente calcistico, questo 2020 ha risentito ovviamente degli effetti della pandemia, con gli stadi chiusi, introiti mancanti per le società, calendari fitti di impegni e calciomercato ridotto all'osso. Per quanto riguarda l'Udinese, però, il calciomercato estivo si era concluso con un botto finale, ovvero l'arrivo di Gerard Deulofeu dal Watford, giocatore dall'indubbio spessore, dalle indiscutibili qualità tecniche, ex Milan e Barcellona, che però è arrivato a Udine dopo ben 7 mesi di inattività a causa di un bruttissimo infortunio subito al ginocchio poco prima del lockdown. L'approdo a Udine per Gerard ha significato fin dal primo momento una grande occasione di rilancio, un'esperienza da sfruttare al massimo per rimettersi in sesto e tornare ad essere il grande giocatore visto prima dell'infortunio e, dall'altro lato, l'acquisto dello spagnolo aveva scaldato e non poco la piazza bianconera, che con il suo arrivo, unito ai ritorni di Pereyra e Pussetto, era giustamente finita in preda all'entusiasmo.

Ma se i ritorni dei due argentini per ora hanno dato risposte positive sul campo, lo stesso non può dirsi per il rendimento di Deulofeu, il quale dopo le prime settimane di adattamento al nuovo contesto e al nuovo campionato, ancora non sembra essersi tolto le scorie dell'infortunio sia a livello fisico che a livello mentale. Dal punto di vista fisico è evidente la mancanza di quel cambio di passo e di quello spunto su cui ha praticamente basato tutta la sua carriera, due carenze che non gli permettono di mettere in mostra le sue migliori qualità, ovvero quelle di saltare l'uomo e di fornire grandi assist ai compagni, tutto ciò si è visto solo a sprazzi, ad esempio contro il Vicenza in Coppa Italia, oppure nella trasferta di Torino quando con un pallone meraviglioso ha messo in porta il suo compagno di reparto Pussetto, poche cose ma che fanno capire bene le potenzialità di un ragazzo che l'Udinese aspetta nella migliore forma in questa seconda parte di campionato. Legato all'aspetto fisico, vi è sicuramente anche l'aspetto mentale a condizionare le prestazioni dello spagnolo ex Milan, il quale presenta ancora delle scorie psicologiche relative all'infortunio, abbastanza emblematica è l'immagine delle sue lacrime dopo il colpo subito contro il Benevento che lo ha costretto ad abbandonare in campo dopo soli 8 minuti dal suo ingresso, infortunio alla fine tramutatosi in una sola contusione, che però ha messo a nudo la paura di ritornare in infermeria per lungo tempo, per un ragazzo ancora un pò bloccato. 
Una volta che Gerard avrà superato del tutto lo shock del suo KO, sicuramente anche il fisico lo supporterà meglio e ritornerà a fare la differenza in campo, perchè tutta Udine crede che lo spagnolo possa essere la vera svolta per il campionato dell'Udinese, quella lampadina che prima o poi si accenderà e darà una grossa mano ad un reparto offensivo che soffre ancora di sterilità, perchè assieme a Rodrigo, il Tucu e a Nacho, il vero Deulofeu può davvero divertirsi e far divertire, il girone di ritorno bianconero dovrà per forza avere anche la firma di Geri. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 29 dicembre 2020 alle 18:00
Autore: Stefano Fabbro
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