Verso Chievo Verona-Udinese: un mondo rovesciato ed una sfida nella sfida

Alla ricerca della sesta perla consecutiva. L’Udinese si presenta così all’impegno del Bentegodi contro il Chievo Verona. Un avvio di girone di ritorno decisamente diverso rispetto a tanti altri. Sicuramente un ribaltamento dei ruoli rispetto all’andata, quando gli scaligeri, celebri per le loro partenze sprint, rispecchiarono i favori del pronostico imponendosi sul campo del Friuli. Ora, invece, il mondo si è capovolto. Stavolta, sono i bianconeri ad essere la squadra da battere, mentre i veronesi sono in un momento che definire crisi non è eccessivo. Lo certifica la sconfitta subita inaspettatamente dalla matricola Benevento. Per poter stabilire con assoluta certezza che la macchina di Rolando Maran si è inceppata bisogna però attendere l’esito della sfida di venerdì. Di contro, un nuovo successo dei bianconeri permetterebbe loro di cullare con sempre più insistenza il sogno europeo riportato d’attualità dal Paròn Pozzo. Per questo motivo, c’è grande interesse attorno al match. Al termine del fischio finale, una delle due formazioni potrebbe essere fortemente scontenta. I friulani non vogliono arrestare la loro folle corsa, mentre gli scaligeri intendono riassaporare il piacere del successo.

C’è grande attesa anche per il confronto tra Kevin Lasagna, trascinatore dell’Udinese, e Roberto Inglese, leader del Chievo. Diversi e simili tra di loro, i due giocatori stanno dando un apporto fondamentale al cammino delle rispettive formazioni. Il primo sta segnando come mai gli era capitato prima d’ora. Gol pesantissimi e decisivi per lo straordinario filotto di vittorie dei bianconeri. Cinque reti consecutivi ed altrettanti successi: sarà solo un caso? Inglese, invece, è meno bomber d’area e più fantasista, più abile ed avvezzo a realizzare reti imprevedibili e spettacolari. Sarà lui il pericolo numero 1 per la retroguardia friulana. E forse, di fronte alle voci di addio per trasferirsi alla corte di Sarri, la determinazione di lasciare il segno da parte dell’attaccante gialloblù rischia di diventare un’arma ancora più insidiosa.