Una vera e propria tempesta. No, non stiamo parlando del maltempo che si sta scatenando su Genova in queste ore ma della burrasca che mister Velazquez è chiamato ad attraversare. La sua nave è da settimane in balia delle onde, il rischio di naufragare è grande, come grande è anche il rischio che la ciurma si ammutini - e non sarebbe la prima volta - e lui, capitano spagnolo, sembra non sappia più come governare il timone.

Come arrivare in porto sano e salvo? Battendo il Genoa. Proprio partendo da una città di mare il tecnico bianconero inizia il suo viaggio per traghettare i suoi uomini in acque più tranquille.  

La situazione è delicatissima, inutile nasconderlo, inutile continuare a ripetere che tutto va bene. I problemi sono tanti e la classifica deficitaria. Serve un netto cambio di rotta. Perché questa Udinese era partita con ben altre ambizioni, per provare davvero a voltare pagina. Invece quel nefasto passato continua a tormentare questi colori. Da cinque anni a questa, come se fosse una maledizione. Se anche oggi dovesse arrivare una sconfitta, la quinta consecutiva, il destino di Velazquez sarebbe già segnato. 

Non sarà una missione facile, il Genova di quest'anno è squadra ben diversa di quella vista nella passata stagione. Ha qualità in quasi tutti e reparti oltre ad avere l'attaccante ad oggi più letale del campionato, Piatek. Per questo motivo serve qualcosa di più e non prestazioni a ribasso come contro Juve e Napoli.

Per uscire vivi dalla tempesta solo una vittoria, altrimenti la nave bianconera affonderà, portandosi con sé il suo capitano.

 

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 28 ottobre 2018 alle 10:03
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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