Dopo la splendida vittoria contro il Torino, l'Udinese affronterà un altro avversario tosto, l'Atalanta reduce da una sconfitta pesante in casa del Manchester City in Champions. Sei reti complessive, cinque a favore degli inglesi e una a favore dalla formazione orobica che, nonostante l'impegno, nulla ha potuto contro la corazzata inglese. Divario tecnico troppo ampio tra le due formazioni, obbiettivi differenti.

I bianconeri di Tudor arrivano nel migliore dei modi a questa partita, con i tre punti del Friuli la squadra è salita a quota 10. L'occasione è ghiotta, il turno infrasettimanale della Champions e la pesante sconfitta hanno sicuramente inciso a livello psico/fisico sui bergamaschi ed una formazione più fresca e dall'alto livello tecnico come l'Udinese può creare non poche insidie in un momento del genere. La possibilità di dare continuità ad una vittoria importante come quella di domenica scorsa stuzzica tutto l'ambiente friulano, orgoglioso di una squadra che sta dimostrando di avere degli interpreti di qualità.  

L'Udinese ha i giusti interpreti e il corretto mix d'età tra esperienza e sfrontatezza, un team sicuramente in crescita, quello che da parecchie stagioni il pubblico si aspettava dal tanto conclamato "progetto". Il rinnovo di RDP è forse la ciliegina sulla torta che ha lasciato, positivamente tutti sorpresi. 
Qualcosa si sta muovendo e tutti, anche i più scettici stanno ritrovando quella passione che pur non essendo mai svanita, si era lasciata impallidire un po' dall'amarezza di un lungo periodo sottotono.



A livello tattico il match di domenica sarà una vera partita a scacchi tra i due tecnici, l'Atalanta è una squadra forte, con dei giovani di talento ed una rosa da alta classifica che si sta meritando con il lavoro gli ottimi risultati che sta ottenendo in campionato e le enormi soddisfazioni che solamente giocare la Champions a livello umano e d'esperienza può dare. Ilicic, Gomez e Muriel sono solo tre dei nomi che può vantare l'Atalanta in fase realizzativa senza contare l'enorme qualità del centrocampo che vede in De Roon forse il miglior interprete. 

L'Udinese come detto sta vivendo un momento di ottima forma mentale, la difesa funziona bene e l'innesto in squadra di Sema sembra aver fornito quella spinta sulla fascia sinistra che da troppe stagioni risultava sterile. In attacco potrebbe partire dal primo minuto Nestoroswki accanto all imprescindibile Okaka che orchestrati da De Paul e Jajalo potrebbero rendere davvero complicate le uscite ai nerazzurri. 

Non resta quindi che aspettare domenica, quando l' Udinese sulle ali dell'entusiasmo darà la caccia ad una Dea che vorrà sicuramente rifarsi in campionato dopo la pesante sconfitta Europea. 
 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 24 ottobre 2019 alle 08:00
Autore: Tommaso Cossio
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