E' una domenica mattina difficile, ma davvero davvero difficile. Perché entri in bar, bevi un caffè, prendi la rosea e vedi che tutte le altre nostre dirette concorrenti per la salvezza hanno vinto e la classifica che si fa di nuovo pericolosissima. Cagliari, Bologna e Spal, tutte con tre punti in saccoccia. Eppure avevano partite assai complicate, almeno sulla carta e si pensava che almeno una delle tre andasse a vuoto. Fiorentina, Torino e Roma, squadre che lottano per andare in Europa e dalle quali noi speravamo di avere un aiuto. Niente da fare, questa volta la gufata non funziona e dagli altri campi arrivano le peggiori notizie possibili. 

Per fare en plein manca solo la vittoria dell'Empoli. I toscani, di nuovo guidati da Andreazzoli, ospitano al Castellani un Frosinone con un piede già in B. Se dovessero fare bottino pieno la Serie B per noi sarebbe distante solo un punto. 

Costretti a guardare i risultati altrui e a sperare che ci sia comunque qualcuno che faccia peggio, soprattutto in una domenica come questa che ci vede impegnati in una sfida, sempre sulla carta ovviamente, ingiocabile. Il tifoso che è in me spera di poter portare via un punto dal San Paolo, il giornalista, da bar non di più, invece, con un pizzico di raziocinio, sa che sarà quasi impossibile. Perché il Napoli non vince da due partite, pareggio a Sassuolo e sconfitta a Salisburgo, e vuole sfruttare il derby di Milano per mettere in sicurezza il secondo posto da possibili attacchi altrui. Unica speranza le tante assenze dei partenopei, falcidiati da infortuni e malanni vari. 

E noi? No, mettiamoci il cuore in pace, non andremo là a fare la partita. Ci chiuderemo, come fatto sempre con Nicola in trasferta. E infatti nemmeno a parole il mister si sbilancia più: "Osare senza perdere gli equilibri" il che vuole dire il nostro modulo sarà l'8-1-1. Il famoso bus davanti alla porta, sperando che così possa bastare, sperando poi di colpire in velocità con qualche ripartenza fulminea.

Un collega partenopeo questa mattina mi ha mandato un messaggio. "State nguaiat" mi ha scritto. Chiaro, chiarissimo, non serviva dire altro. Siamo inguaiati, ancora una volta. Costretti a sperare in una partita diversa rispetto a quella di Torino, costretti a sperare nel Frosinone. 

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 17 marzo 2019 alle 11:41
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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