La dichiarazione di pandemia da parte dell'OMS e la positività di Rugani al Covid-19 addensano ombre sempre più scure sopra il destino della Serie A 2019/2020. Pensare a qualcosa che non sia la salute in questo momento viene difficile, ma c'è anche un dopo emergenza e i tempi dell'era moderna impongono di prendere decisioni in tempi relativamente stretti. Con tutta probabilità i due fattori citati sopra, oltre alla zona protetta imposta in tutta Italia, fanno sì che le gare mancanti del campionato non si giochino, annullando di fatto la competizione. Cosa può succedere quindi ora?

Quelle proposte fino ad ora sono tutte ipotesi, quella della non assegnazione dello Scudetto è presa dal modello inglese, quella invece della graduatoria d'ufficio invece è un'idea che nasce dalla mancanza di un piano effettivo per questi casi. Per ora c'è una sola proposta concreta che sarà studiata nei prossimi giorni, ovvero quella di fare dei mini play-off e dei mini play-out per assegnare almeno le posizioni che sembrano essere obbligatorie, visto che la UEFA per ora non sembra sentirci per quanto riguarda la pandemia. "Il nostro sistema sta vivendo una crisi che ha bisogno non tanto di regole ma di un nuovo cambiamento. In maniera molto provocatoria, avevo parlato di playoff e playout in Serie A. È un'idea che mettiamo sul libro di fantascienza e poi ci possiamo confrontare" questo quanto dichiarato da Gravina.

Quante squadre possano essere dentro questa nuova modalità è tutto da verificare. Visto che c'è bisogno di far giocare meno squadre possibili, più di quattro compagini per una non sembra essere un qualcosa di fattibile. Così sarebbero Juventus, Lazio, Inter e Atalanta ai Play-Off per Scudetto e Champions, mentre ci sarebbero Genoa, Lecce, Sampdoria e Torino per la salvezza. Verrebbero comunque prese delle decisioni d'ufficio, come la retrocessione di SPAL e Brescia o i club per l'Europa League. Però qualsiasi decisione verrà presa qualcuno sarà scontentato, in caso di annullamento senza assegnare nulla le proteste arriverebbero dalle categorie inferiori, mentre si aumentasse il numero delle squadre a 22 i calendari poi sarebbero decisamente troppo pieni, calcolando che arriverà anche una terza competizione europea. La nostra Udinese? Gli scenari che comprendono la non continuazione del campionato la vedono sempre salva, ma bisognerà capire in che modo sarà portata avanti la proposta di Gravina. Intanto restiamo in attesa di capirci di più, perchè lo scenario e in continua e imprevedibile evoluzione.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 12 marzo 2020 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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