E' il cuore e l'orgoglio dell'intero Stadio Friuli, è la colonna sonora di tutte le partite interne dell'Udinese, nel bene e nel male, con la stessa passione e la convinzione che una spinta per ottenere una vittoria o un risultato positivo possa arrivare anche dagli spalti. La partita? Chissenefrega! Ciò che conta è coordinare i canti e gestire l'intero settore affinchè non manchi mai il sostegno alla squadra per tutti i novanta e oltre minuti, fino a coinvolgere anche tutto lo stadio. Questa è la mission di chi occupa la prima fila del settore centrale della curva nord, quelli sempre girati di spalle, quelli che buttano l'occhio dietro ogni tanto, che si scambiano abbracci e pacche sulle spalle ad ogni gol, non visto, dei bianconeri o che riprendono con più foga a cantare se l'Udinese è andata in svantaggio. E poi c'è la scelta dei cori. Alcuni sono un vero e proprio credo, altri restano più facilmente in mente e acchiappano di più, altri ancora sono riadattati ma sanno coivolgere l'intero stadio. Comunque sia, una mission sempre centrata, ad ogni partita casalinga. E il merito è tutto loro e di quella meravigliosa curva. Diciamoci la verità, da quando lo stadio nuovo è stato completato, lo stimolo da parte dei tifosi ad essere sempre partecipi e attivi è cresciuto notevolmente e dispiace che la squadra invece non sia stata all'altezza del contorno in cui giocava. Lo spettacolo era sugli spalti invece che sul campo. La speranza è che da quest'anno, con l'arrivo anche di un ds esperto e capace come Pradè, lo spettacolo vada di pari passo e che le soddisfazioni per il pubblico friulano vengano restituite con gli interessi.

E allora si che ci sarà da divertirsi!

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 21 settembre 2018 alle 12:46
Autore: Paolo Minotti
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