E' tornato a parlare, Giampaolo Pozzo, patron dell'Udinese, che dalle pagine de Il Messaggero Veneto, ha parlato della cocente e prematura eliminazione dei suoi nei preliminari di Europa League, avvenuta per mano dei cechi dello Slovan Liberec. "Forse la squadra psicologicamente ha sottovalutato l’impegno, i nostri avversari, invece, hanno giocato come se fosse la gara della vita. Ci abbiamo rimesso 6/7 milioni, ma soprattutto la squadra non avrà quella visibilità che solo l’Europa ti può dare. Appagamento? Non lo so, inutile azzardare ipotesi, ci facciamo solo il sangue amaro. Pensiamo al campionato, dove vogliamo fare bene".


Pozzo si sofferma anche sullo stadio, la ristrutturazione del nuovo Friuli è stato un grande traguardo per la società: "Essendo arcuata, la tribuna centrale sarà più lontana dal campo rispetto ai distinti centrali. Il terreno è buono, ha in sistema di drenaggio moderno, quando pioverà non dovrebbero vedersi pozze d’acqua. In tribuna dietro le panchine non si ha la visuale libera. Le panchine nuove saranno in cristallo, ma per averle serviranno 7/8 mesi. Abbiamo chiuso la prima fase della ricostruzione, adesso partirà la gara europea per la costruzione. L’obiettivo è completare l’opera per dicembre 2014, in caso contrario sarà un fallimento Come società dobbiamo attrezzarci per ricreare entusiasmo sia attraverso la ricostruzione dello stadio sia attraverso i risultati".

Poi un commento sul nuovo campionato, dove l'Udinese avrà come obiettivo sempre i canonici 40 punti: "Altro obiettivo, fare il prima possibile i 40 punti: "E poi guardare oltre. Per conoscere il reale valore delle concorrenti dovremo aspettare almeno un paio di mesi. La nota positiva della gara con il Parma è che la vittoria è arrivata senza Domizzi e Pinzi e con Di Natale ancora lontano dalla forma migliore. Nel calcio di oggi è importante avere una rosa ampia, gli infortuni sono sempre dietro l’angolo, la stagione è logorante anche senza giocare le coppe. Badu ha deciso di cominciare a fare sul serio... A dire il vero anche lo scorso anno subentrando a gara in corso aveva fatto bene. Diciamo che il ragazzo si sta “mentalizzando. Guidolin? Gli avete appiccicato addosso l’etichetta di eterno stressato, ma io lo vedo sereno e lucido".

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 03 settembre 2013 alle 10:00
Autore: Marco Grillo
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