+7 dal terz'ultimo posto occupato dal Genoa, -8 dal Cagliari sesto. Grazie ai sei punti consecutivi l'Udinese è riuscita a dare una sterzata decisa alla propria classifica. Domenica al Friuli la sfida contro il Sassuolo, scavalcato nell'ultimo turno. Occasione ghiotta per i bianconeri, soprattutto perché la squadra di De Zerbi, avversario sempre ostico sia chiaro, è decimata da infortuni e squalifiche. Tante assenze che metteranno, almeno sulla carta, in difficoltà i neroverdi, momento giusto per colpire.

Ingolosisce la classifica, ingolosisce la possibilità di dare continuità agli ultimi buoni risultati. Lo ha detto Mandragora nel post match di Lecce, bisogna pensare partita per partita, fare più punti possibili allungando questa striscia positiva. Deve essere questo l'obiettivo, con umiltà (non ci si trasforma da una settimana all'altra da squadra a rischio B a potenziale candidata per il sesto posto, anzi) ma anche con la consapevolezza che forse per davvero la classifica può essere un'altra rispetto a quella deficitaria di qualche settimana fa. 

Vero, si è battuto il Lecce, squadra che non ha mai ancora vinto in casa, e non il Real Madrid ma le vittorie sono tutte ugualmente importanti. Non facciamo gli schizzinosi, i tempi in cui vincere con queste squadre era cosa scontata sono lontani anni luce. Sono avversari diretti, concorrenti anch'essi per la salvezza, squadre che ad inizio dicembre qualcuno dava perfino superiori alla nostra

Vincere aiuta a vincere, non è una frase fatta. Perché, lo ha detto a più riprese Gotti, il problema dell'Udinese sta spesso nella testa, nella cronica mancanza di fiducia. Un po' di entusiasmo e meno negatività possono di certo giovare ai bianconeri, troppe volte negli ultimi anni demoralizzati in partenza. La componente mentale è sempre importante, il saper trovare la giusta amalgama, il saper compattare lo spogliatoio, il darsi un obiettivo importante sono dei fattori indispensabili tanto quanto quelli tecnici e tattici. 

Non montiamoci la testa, seguiamo il mantra guidoliniano dello stin calmuts, ma allo stesso tempo non facciamoci intimorire o spaventare né dalla classifica né dagli avversari. A questa situazione c'eravamo già arrivati anche in qualche campionato passato, crollando poi un'altra volta e fallendo l'opportunità di cambiare davvero le sorti di una stagione. Per questo motivo la partita di domenica è ancor più importante, un momento decisivo. Con tre punti in più si girerebbe a quota 24, qualcosa di impensato e raro.

Credo nelle qualità di questa squadra fin dall'estate, sono sempre stato convinto che si potesse fare qualcosa di più. Il momento per dimostrare davvero di valere qualcosa di più è arrivato. Ragionamento da tifoso? Troppo ottimismo? Sarà anche così ma per una volta voglio essere positivo, voglio credere nella mia squadra.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 09 gennaio 2020 alle 12:54
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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