Queste le parole di mister Nicola nell'appuntamento extra con i giornalisti, per tornare sulla vittoria con la Roma.

“Non sono solito parlare due volte a settimana, ma visto che siamo all'inizio voglio aumentare la conoscenza con l'ambiente, siamo molto attenti a coinvolgere tutti. Il volume di lavoro acquisito dev'essere superiore, prima della Roma abbiamo acquisito il 12% di quanto programmato a lungo termine, valore ottenuto grazie ai calcoli dello staff. Poi ovviamente ci possono essere intoppi imprevisti nel tempo, ma vogliamo migliorare tanto, siamo stati attenti a tutto, anche quanto tempo si spende in rimesse laterali e dal fondo, per capire quanti secondi facciamo passare per il recupero del fiato. Poi alcuni possono fare allenamenti più intensi, altri meno perchè rientrano da un problema fisico. Lasagna l'ho portato in panchina anche se non poteva giocare, visto che l'infortunio non si sapeva l'ho tenuto come deterrente per gli avversari. Kevin, che è fondamentale per noi, sta portando avanti il programma di recupero per averlo già con il Sassuolo, valuteremo giorno per giorno".

Il cambio di filosofia: "Ho cambiato modo di concepire gli spazi in difesa e attacco, prima c'era un riferimento sull'uomo, che non è sbagliato, lo fa Gasperini, lo ha migliorato negli anni, io ho un altro concetto, punto più sugli spazi, sulle rotazioni, trovo inutile liberare uno spazio se non ce n'è bisogno, sarebbe uno spreco di energie. Poi gli allenatori avversari ti guardano, sfruttano l'eventuale spreco. L'avversario di turno non prevedeva un gran giro palla, in recupero palla dovevamo ribaltare velocemente l'azione, chiaramente non potevamo avere meccanismi perfetti in così poco tempo, ho lasciato un po' di libertà ai giocatori, perchè anche la loro capacità di decidere è importante. Non c'è ancora il mio gioco, ma si è visto qualcosa contro la Roma. Sul gol della Roma il gol annullato da Pussetto è dubbio, c'è stata un'evoluzione del protocollo per quanto riguarda il tocco prima con una parte del corpo e poi col braccio, lo accettiamo, non mi lamenterò mai dell'arbitro, non serve, prendono delle decisioni e vanno rispettate. Voglio un blocco unito quando si difende, come avete potuto vedere contro la Roma. Io sono molto dedito al lavoro mentale sui giocatori, se ritengo che c'è una parte che posso migliorare nel singolo vado a dargli indicazioni affinchè migliori, a livello di squadra chiedo concetti, perchè se vado a dare indicazioni a un giocatore solo magari su uno schema da piazzato, se c'è confusione la aumento.

Il Sassuolo e l'immediato futuro: "Il lavoro in vista del Sassuolo sarà completamente diverso, perchè è una squadra diversa rispetto alla Roma, vogliamo aumentare quel famoso 12%, poi col tempo potremo lavorare anche sui dettagli. La mia curiosità in questa settimana è dettata dal fatto che li vedo molto concentrati, io sono un martello, alcuni sono appena rientrati, non possono fare un certo tipo di lavoro, domani ci sarà un classico day-off, quindi allenamenti mirati. In questa settimana sto vedendo ancora un grande allineamento sia fuori che dentro. Dopo 4-5 vittorie con un cambio d'allenatore qua c'è stato un filotto di sconfitte molto lungo, questa per me è esperienza, ci tengo che non risucceda e farò in modo che tutto l'ambiente migliori dove serve per evitare cali come negli anni passati".

Non ci dev'essere un solo giocatore incisivo: "Nel circolo finale post partita io parlo per parole chiave. Voglio la stessa passione e dedizione vista contro la Roma, perchè si trasmette ai tifosi, noi alla fine vendiamo un prodotto, il tifoso deve vedere il giocatore sudare e lottare per la sua maglia, se non succede mi dispiace molto. Vorrei portare tutti i giocatori a maggiore consapevolezza, non ci devono essere solo 2-3 giocatori a portare tutto il peso, i numeri dicono che per esempio De Paul è fondamentale, è oggettivo, io voglio però che anche altri giocatori abbiano questo impatto. Esempio banale, Fofana ha fatto quello che chiedevo per 94 minuti, se sbagliano sanno che li sbrano. Lasagna non ha fatto un solo allenamento con me, ci sono giocatori che ne hanno fatti 12-13, non possiamo responsabilizzarlo in questo momento".

L'errore di Machis: "Machis l'ho visto due volte prima della partita, nei due allenamenti che ho visto secondo me può fare la seconda punta, perchè ha dribbling, gamba, è solare, voglioso, ci mette tanta attenzione, che all'inizio è facile da dare ma poi dev'essere costante. Io cerco di lasciare perdere, poi nel post partita chiedo “Darwin cosa hai sbagliato?” “Non ho fatto gol”, allora gli spiego che c'era un compagno libero per segnare, se l'avesse passata e Mandragora avesse segnato, avrei detto in sala stampa che avevamo vinto grazie a Darwin Machis, per fargli capire cosa bisogna fare nelle varie situazioni. I giocatori devono fare le cose in automatico, se i giocatori fanno i movimenti pensandoci perdono quell'attimo che può essere fondamentale".

Come ha trovato la squadra dopo il cambio di allenatore: "Io i giocatori li ho trovati molto bene per quello che dovevano fare prima, ho visto più volte la partita con l'Empoli e chiaramente la squadra meritava di vincere. Però io guardo allora cosa bisogna cambiare per risolvere i problemi dell'Udinese. Il cambio di modulo contro il Napoli aveva una logica molto precisa e hanno assunto determinati comportamenti. Contro l'Empoli ho visto i due esterni sempre alti, che funziona laddove sei in grado di prenderti l'uno contro uno, perchè altrimenti sei scoperto. Quindi ho lavorato da subito su quello, perchè attualmente non possiamo prenderci gli uno contro uno, mi sono dedicato a questo, spazi e coperture. Poi ovviamente cambia in base all'avversario. Con la Roma ho usato il 5-3-2, senza mascheramenti".

Pussetto: "La prestazione di Pussetto è frutto di come corri, noi puntiamo a correre meno e meglio. Ci sono giocatori che corrono 12-13 km, Messi ne corre 5-6, chi è più efficace? La Roma ha avuto il 75% del possesso palla, ma era quello che volevo, se avessi voluto fare una pressione alta per non farli giocare allora ci sarebbe stato un problema, ma visto che avevo puntato sul baricentro basso allora era un dato che doveva essere così. Per le grandi squadre il possesso palla diventa quasi una forma di recupero fare possesso palla, perchè giocano 2 partite a settimana. Però non sempre è un possesso palla favorevole, forse solo la Juventus non ha difetti. Ho visto le sfide della Roma con SPAL e Bologna e ho visto che mettendo i giallorossi in determinate condizioni entravano in difficoltà”.

Lotta salvezza: "Nella lotta salvezza siamo tutti lì, per me è fondamentale capire che tutti capiscano che siamo lì, dobbiamo capire che bisogna portare a casa qualcosa, perchè conta il risultato. Quando sono arrivato sapevo le quattro partite che ci sarebbero state, ci ho pensato, posso perderle tutte o vincerle tutte, ma dove starebbe la verità? Io cerco quella verità”.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 28 novembre 2018 alle 14:42
Autore: Davide Marchiol
vedi letture
Print